Salvini con Casaleggio rompe il centrodestra
(...) Alla fine della telefonata l'interlocutore ovviamente gli ha chiesto che stava succedendo nei palazzi romani: "durerà a lungo? Tutto ancora in aria?", perché quello si scriveva sulle agenzie e sui siti internet quel giovedì. MaCasaleggio è stato tranchant: "No, vedrai, domani ci sarà una sorpresa e sabato è chiusa la vicenda sia allaCamerache al Senato". Casaleggio deve essere dotato di particolare preveggenza, perché ieri- venerdì- la sorpresa è effettivamente arrivata. Il leader della Lega, Matteo Salvini ha mandato gambe all'aria il centrodestra facendo votare ai suoi (tutti meno UmbertoBossi che si è rifiutato di farlo) per la presidenza delSenato la forzista Anna MariaBernini mentre Silvio Berlusconi si era impuntato facendo votare ai suoi ancora Paolo Romani. Salvini, che certo è un animale politico più di tanti altri, ha motivato la sua scelta come gesto utile a sbloccare l'impasse sulle poltrone, dicendo che a lui di queste frega talmente poco da non avere proposto alcun leghista, e di volere fare infretta per affrontare le urgenze delle scelte di governo per cui si era chiesto il voto agli elettori. Ma Berlusconi l'ha presa malissimo: ha chiamato subito a raccolta i suoi, e fra questi perfino Bossi immaginato come un capo della Repubblica di Salò leghista, e davanti a loro si è lascia
to andare a un lungo e violento sfogo, dicendo che lui "cheavevacostruitoMilano 2 e Milano 3", inventato la tv commerciale, e mille altre cose, non si sarebbe fatto prendere a sputi in faccia da un ragazzotto arrogantecomeSalvini. Finito lo sfogo è stato dato alle agenzie un lungo comunicato dai toni simili, che parlava di tradimento, e di un atto di ostilità a freddo", concludendo che i parlamentari di Salvini "romponol'unitàdella coalizione del centrodestra e smascherano il progetto per un governo Le- ga-M5S". Parole che riecheggiano nei toni quelle del rovinoso scontro con Gianfranco Fini ("Che fai, mi cacci?") che mise una pietra tombale sul neonato Pdl, e che difficilmente offrono vie di uscita. La Lega non ha replicato e Giorgia Meloni insieme aGuidoCrosetto e Ignazio La Russahannotentato dalla serata di ieri e probabilmen- te per tutta questa nottedi rimettere insieme i cocci di una alleanza uscita vittoriosa dalle urne e sfaldatasi il primogiornodi legislatura. Mal'impresa dei Fratelli di Italia è sembrata findal primomomentoimproba. Nonsolo: nella seratadi ieri ilMovimento 5 stelle ha subito detto di sì a Salvini. Lo ha fatto con un post di Luigi Di Maio poco dopo i tg della serata: "Per la Presidenza del Senatosiamodisponibilia sostenereAnna Maria Bernini o un profilo simile". Edè arrivato l'imprimatur perfino dal leader ombra del M5s, Alessandro Di Battista: "Mi conoscete bene ormai", ha scritto ai suoi sostenitori, "Ho fatto opposizione a Berlusconi come pochi in questi anni. Ciononostante se Salvini propone laBernini al Senato credo che ilMovimento 5 stelle debba votarla. Punto. Se Salvini propone un nomediForzaItalia è un problema suo. Noi non votiamo impresentabili e condannati(comeRomani) come abbia- mo sempre detto. La verità è una: queste elezioni le ha stravinte ilMovimento 5 stelle e le ha vinte la Lega. Quindi è giusto per le cariche istituzionali (che nulla hanno a che fare con il governo del Paese) muoverci dentro questo schema". Sembra fatta, anchese èunveroterremotopolitico. Questamattina conosceremo il candidato vero di questa intesa fra M5s e Lega, perché la Bernini che per qualche ora ha nicchiato (con quei voti oggi sarebbe stata presidente del Senato) a tarda sera di ieri in un tweet ha dichiarato di essere indisponibile "ad essere il candidato di altri senza il sostegno del presidente Berlusconi e del mio partito". Mail nome si sarà trovato nella notte. Come sempre su un nomepuntavanoquelli chehannotentato di portare il leader diForza Italia a smarcarsi senza rompere tutti i cocci: "perché non dici a Salvini che comprendi la sua mossa, e ritiri il nomediRomani proponendo quello di Niccolò Ghedini? Li spiazzeresti tutti e vedremo che cosa si inventeràin quel casoilMovimento5stelle".
Nelle fila grilline per altro la mossa di Salvini è stata vissuta come una mezza liberazione. Cominciava a montare dentro e fuori il palazzo qualche malcontento nel vedere il movimento così teso a discutere di poltrone e candidature, quando gli elettori attendono ben altro tipo di risposta come promesso nel programma elettorale. Vedremo oggi se la sorpresa della vigilia avrà la sua risposta ovvia dando ragione ai vaticini di Casaleggio, ose lecolombe nella lunga notte appena passata saranno riuscite a rimettere insieme Berlusconi e Salvini. ◀