“Io comunque aspetto l’esito del processo”
Il professor Jacopo Manna risponde al direttore del Corriere sulla storia della rissa tra estremisti a Ponte Felcino
▶ Signor direttore, le scrivo inmerito all'articolo che ha voluto dedicarmi sul suo giornale. Ne avrei fatto a menose si fosselimitatoacriticarmicomesemplice cittadino; mahavolutoinvece chiamarmi in causa anche in quanto insegnante, e a questo punto non posso esimermidalrisponderle. Brevemente:
1) Come docente ho sempre insegnato a non fidarsi delle versioni ufficialiquandocontrastassero coi dati di fatto. Leidice che primadi scriverle avrei dovutocompiere "quella piccola fatica che richiede informarsi": maquestoèprecisamente ciò che ho fatto, consultandoscrupolosamente i resoconti dei media più autorevoli (mentre ciòche diceva "Potere al popolo", in quanto parte coinvolta, non l'ho tenutoinconto); lihotrovati ben diversi nei commenti ma sostanzialmente univoci nell'esposizione dei fatti, come peraltro lei stessoammetteesplicitamente. Eifatti erano i seguenti: quattro persone si erano scontrate contro altre due; queste due persone erano state percosse (e una per giunta ferita con un'arma da taglio); i danni fisici li aveva subìti una sola delle due parti. Leiaffermache "ilgrosso di come fossero andate le cose si era già capito dal primo giorno"; e allorami spie- ga perché i suoi colleghi di "tutteleagenzie, i siti, i grandi giornali e tgnazionali"(parole sue) questo fatto così lam- pante non lo hanno saputo vedere, accogliendo senza eccezioni l'idea che quello accadutoa PonteFelcinofosseun attacco neofascista? Tutti sul libropagadi "Potere alPopolo", o tutti colti da accecamento simultaneo e collettivo? Temo ci sia una sola risposta: per capirlo davvero, il grosso, ci sarebbevoluta la ricostruzione degli inquirenti, mentre nessuno dei dati che avrebberoconsentitodi fornire una versione diversa dell' accaduto era disponibile al momento in cui voi avete pubblicato quel titolo. Un titolo che aderiva totalmente allaversione piùcomoda per voi, senza neppure quel minimodi dubbio che ci si aspetta da un giornalismo realmente critico ed indipendente. Se per annunciare quella notizia aveste adoperato termini che lasciavano in sospeso la questione, almeno fino a che non fosse stata meglio chiarita (qualcosacome"Militante ferito a Ponte Felcino. Agguato o rissa fra estremisti?"), nonavreiavutonientedacontestarvi. Ma con quel titolo davate l'aria di aver già bell'e concluso per conto vostro, nonché l'inchiesta, l'intero processo, e questo non saprei definirlo altrimenti che come un falso consapevole. Il processo, signordirettore, si deve ancora fare, e ho buonimotivi per credere che il suo esito non sarà affatto scontato. 2) Tutto questo comunque l'avevoespostoatitolo assolutamente personale, da privato cittadino e con una lettera di cuinonchiedevola pubblicazione; non perché abbia ritegno ad esprimere a chicchessia lemie idee, masemplicemente perché non mi interessava una polemica aperta che ritenevo inutile. Lei dice di avermi dapprima risposto privatamente e io le credo senz'altro, ma il suo messaggio non l'ho mai ricevuto: altrimenti non avrei mancato di risponderle.
3) Non ricevendo la mia risposta, avrebbe comunque potutoprovareacontattarmi una seconda volta: visto che lei sainquale scuolalavoro (e non hamancatodi pubblicare anche questo), le sarebbe stato facilissimo. Se lo avesse fatto le avrei detto più o meno quanto segue: Signor direttore, sepropriovuolestampi pure sul suo giornale la mialettera: magaridopoaver fatto la fatica di trascriverla e nonriproducendolatalquale comefosseunmanoscrittoleopardiano, perché non voglio che i suoi lettori si accechino tentando di decifrarla. Ma prima, per cortesia, mi spiegherebbe perché ci tiene così tanto? La lettera risale a quasi tre settimane fa, per i tempidi scadenza del giornalismoèrobastravecchia. Èvero che l'ho postata sulla mia pagina di FB, ma io non sono un blogger: ho cinquecentottantacinque contatti, la maggior parte dei quali non si fa sentire da una vita, insomma una vera miseria. Quella lettera l'ha vista una percentuale di popolazione minima, per la quasi totalità dei suoi lettorineppure esisteva. Perchémivuole fare l'onore di stroncarmi con le sue mani, dedicandomi l'aperturainprimapaginae sei colonne di articolo manco io fossi unpremioPulitzer? Signordirettore, io ho sempre cercato di mantenere una mentalità critica, quandonecessarioanche scomoda, e di esprimerla inmodo chiaro e diretto: ma mai avrei creduto che le mie osservazioni potessero assumere una simile importanza agli occhi del nemico di classe. Signor direttore, lei mi lusinga troppo. Se continua così finiròaddiritturaper diventare vanitoso. ◀
P.S. Il Pinocchio le consiglio di tenerselo; possibilmente lo lasci nel suo ufficio, collocandolo in qualche punto in cui possaguardarlamentre lei lavora.