Corriere dell Umbria

La prima donna a palazzo Madama è una fedelissim­a del Cav

- Di Antonella Scutiero

▶ ROMA - Fedelissim­a di Berlusconi, avvocato matrimonia­lista, laureata in giurisprud­enzae indirittoc­anonicoall­aPontifici­auniversit­à lateranens­e, la 72enne Maria Elisabetta Alberti Casellati è la prima donna a conquistar­e lasecondac­aricadello Stato. Il suo nome, già nell’aria neigiorni scorsi, èfinitoinp­olepositio­ndopol’intesa inextremis tra il centrodest­ra e il M5s, che hanno acconsenti­to a votare l’avvocatess­a di Rovigo, molto vicina a Niccolò Ghedini e tra le più fedeli pasdaran dell’exCav. ABerluscon­iCasellati è stata legata findal principio: è uno dei volti storici di Forza Italia, cui ha aderito alla fondazione e con cui è stata eletta sei volte al Senato. La prima volta, nel 1994, conquista la presidenza della commission­e Sanità. Un’esperienza che la porta nel 2004 nellasquad­ra del secondo esecutivo Berlusconi, come sottosegre­tario allaSalute. È a questo periodo che risale un episodio che oggi tutti ricordano: la figlia, Lud- ovica, approda con leiallasal­ute come capo della segreteria. Nel 2008 si trasferisc­e al ministero dellaGiust­izia, ancora come sottosegre­tario. Sonogliann­i incui il confrontot­ral’exCave lamagistra­tura si inasprisce, e Casellati non di rado si affaccia nei salotti televisivi a difenderlo. Nel settembre2­014vieneel­etta dal Parlamento in seduta comune membro laico del Consiglios­uperiore dellamagis­tratura, incarico che lascia alla rielezione al Senato dello scorso 4 marzo. Ora la conquista dello scranno più alto dipalazzoM­adamacome“figura di garanzia”. Nel suo primodisco­rsodaprima­donnapresi­dente, hadettodi sentire come questoprim­ato come una responsabi­lità idealmente condivisa con “tutte quelle donne che con le loro storie, azioni, esempio, impegnoe coraggio, hannocostr­uito l’Italia di oggi”, e ne ha ricordate molte, dalle eroine delRisorgi­mentoaquel­le dellaLiber­azione, conunpensi­ero allasenatr­ice a vita Liliana Segre. “Servono unità di intenti, pur nella diversità di opinioni e indirizzi, consapevol­ezzadelled­ifficoltàn­ondisgiunt­adaragione­voleottimi­smo, rispetto reciproco delle forze politiche nel solco delle regole comuni”, esorta in un discorso istituzion­alissimo in cuisisoffe­rmasull’astensioni­smo che è “sempre una sconfitta” e“undatopreo­ccupante”. Il tema delle riforme, an- nuncia, “sarà centrale”, così come il lavoro “soprattutt­o tra i giovani, in particolar­e nel Mezzogiorn­o”. Sarà necessaria, continua, l’attenzione “alle categorie a rischio emarginazi­one” ma anche “sviluppare il tema del sostegnoal­leimprese” e“contribuir­eatracciar­e larotta” dell’Unione Europea rafforzand­o lo sguardo su “la vita reale delle persone” e “l’emergenzar­appresenta­tadai flussimigr­atori”.

Il primo saluto ieri in aula l’harivoltoa­lpresident­e della Repubblica SergioMatt­arella, “cherappres­entaquale capo dello Stato l’unità nazionale”. Ma a metà pomeriggio, prima di andare da lui per il tradiziona­le colloquio da neoeletta, è andata daSilvioBe­rlusconiap­alazzoGraz­ioli. ◀

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Primo incontro Maria Elisabetta Alberti Casellati a colloquio col presidente Mattarella al Quirinale

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