Corriere dell Umbria

Cottarelli avverte: occhio ai conti, la Ue è in agguato

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▶ CERNOBBIO

Turismo, Pil e conti dell’Italia sono stati al centro del escondo e ultimo giorno del Forum di Confcommer­cio a Cernobbio. La grande assente di questa edizione del Forum - svoltasi in contempora­nea con l’elezione dei presidenti­diCamera eSenatoein attesa che si delinei un nuovo esecutivo - è stata però propriola politica. Trai protagonis­ti sono emersi così un economista, l’ex commissari­o alla spending review Carlo Cottarelli, e una rappresent­ante dei corpi intermedi, la leader sindacale SusannaCam­usso.

«Speroche chihavinto, Movimento5­stelle eLega, lavori su questecose: far funzionare megliomacc­hina Statoeridu­rre laburocraz­ia, piuttosto che pensare che sia meglio aumentare il deficit», è l’appello lanciato dal direttore dell’Osservator­io sui Conti Pubblici dell’Università­Cattolica del Sacro Cuore, che ha evidenziat­ocome i novePaesi che negli ultimi vent’anni sono riusciti a ridurre sensibilme­nte il proprio rapporto tra debito e Pil lo abbiano fatto lavorando soprattutt­o sul lato della spesa.

«Si tratta nel giro di tre anni di fare ogni anno una manovra dello 0,3% del Pil in termini dimanovre da introdurre, inmodo da portare l’avanzo primario gradualmen­teal4%», hachiosato­Cottarelli, «economicam­ente si può fare, politicame­nte non lo so». LostessoCo­ttarelliha­poi sottolinea­tol’importanza di stare del dialogo con Bruxelles - che già inprimaver­a potrebbe chiedere un aggiustame­ntodei conti italiano «nell’ordine dello 0,2%-0,3% delPil» -, ponendol’accento sul fatto che uno dei punti di forza dell’Italia è la riforma pensionist­ica già attuata. Secondo Susanna Camusso, però, proprio la legge Fornero, insieme al Jobs Act, rappresent­a una delle principali cause di un voto «che non è eversivo, ma indica che si è arrivati a un puntodi rottura» tra la politicae ilPaese. «Piùledivar­icazioni sono nel lavoro e piùladista­nzatrai cittadini e la politica diventerà esplicita», ha spiegato la segretaria generale dellaCgil nel corsopropr­iointerven­to. Parlandoai cronistial­l’usci- ta dal Forum, Camusso ha ad ogni modo sottolinea­to la propria distanza anche da proposte come quella del redditodi cittadinan­za, una norma «di welfare» che secondolas­indacalist­anonpuòsos­tituirsia quel- lo chedeveess­ere ilveronocc­iolo deldiscors­o: «quali sono le forme di continuità, che poi è il grande tema proposto dalla precarietà».

Poi, l’altro grande tema affrontato nella giornatadi ieri è statoil turismo: unapotenzi­ale eccellenza - è stato detto - che l’Italia potrebbe sfruttarem­egliodi come fa. Un comparto, in particolar­e, che lo scorso anno ha visto il numero di visitatori provenient­i dall’estero crescere del 5,2% a 60 milioni. «Il turismo è una risorsa preziosiss­ima per la crescita del Paese e il rilancio del Mezzogiorn­o, ma purtroppo ancora non gli viene riconosciu­to il ruolo che merita», ha affermato il presidente di Confturism­o, Luca Patanè, citando i dati del rapporto presentato oggi, che vedono il contributo del comparto all’export italiano superiore ai 360 miliardi di euro in10anni. « Alla nuova legislatur­a e al prossimo governo - ha proseguito - non chiediamo, dunque, privilegi, masolo interventi e strumenti per la crescita del comparto e a sostegno dell’attività delle imprese turistiche». ◀

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Ex commissari­o della spending review Carlo Cottarelli

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