La Lega spinge per la ricostruzione
▶ PERUGIA “Prorogare i termini per la presentazione delle schedeAedes e delle domande di contributo per la ristrutturazione degli edifici con danni lievi”. Subito operativi i parlamentari umbri dellaLega che, insieme ai colleghi di Marche, Lazio, Abruzzo e Toscana, hanno presentato un’interrogazione aCamera e Senato, cercando così di dare un nuovo impulsoa unaricostruzionepost sismadi fatto“frenatadallaburocrazia e dalle problematiche procedurali”. L’atto, sottoscrittodaVirginioCaparvi, LucaBriziarelli, RiccardoAugusto Marchetti, Donatella Tesei, Simone Pillon e StefanoCandiani, conPaoloArrigoni primo firmatario al Senato, è indirizzatoal presidente del Consiglio e richiede di “convocare urgentemente il consigliodeiministri per emanare un decreto-legge per la proroga immediata dei due termini di presentazione delle schede Aedes e delle domandedi contributoperdanni lievi”. A destare maggiore preoccupazioneè lascadenzadella presentazione delle schede Aedes, acronimo di “Agibilità e danno nell'emergenza sismica”, che è fissata per il 31marzo.
In Umbria, qualche giorno fa, ne mancavano all'appello ancora 2.300 su 5.078 previste e questoladice lunga sulla necessitàdi intervenire per evitare chealdannodel terremo- to si aggiunga la beffa di una scadenza che per varie ragioni non potrà essere rispettata. Senzaunaeventuale proroga, gli effetti sarebbero catastroficie sonogli stessiparlamentari leghisti a ricordarli: “E' prevista la cancellazione del professionista incaricato dall’elenco speciale, ilmancatoriconoscimento al professionista stesso del compenso per l’attività svolta e soprattutto scatterebbe l’inammissibilità della domanda di contributo per il recupero delle abitazionioingenerale degliimmobili danneggiati dal terremoto”.
Insomma, c'è il rischio reale che circail40% delleabitazioni danneggiate non becchino nemmeno un euro per essere ristrutturate e questoha fatto muovere d'anticipo la Lega Umbria che, non appena si è aperta la 18esima legislatura parlamentare, ha immediatamente presentato l'interrogazione. Dove, appunto, si chiede anche di rinviare i termini per la presentazione dei progetti di recupero per gli edifici condanni lievi, quellinotoriamente classificati con la letteraB. In questocasoil campanello della massima urgenza ancora non è suonato, intanto perché i progetti si devono presentare entro il 30 aprile, masoprattutto perché nel decreto-leggeemanatodalcommissario straordinario alla ricostruzionePaola DeMicheli, è già contemplata l'ipotesi di una proroga al 31 luglio 2018. Mentre ancora non ci sonoscadenze per lapresentazione dei piani di ristrutturazione degli immobili grave- mentedanneggiatieclassificati con le lettereE. Di sicuro ci saràtempotuttoil2018, diconodagli uffici competenti alla ricostruzione e questo lascia unbuonmarginedi tranquillità per chi si è ritrovato casa completamente squassata dal sisma. Sempre che presenti in tempo la scheda Aedes. Ma perché inunanno emezzo cittadini e tecnicinon sono riusciti a compilare unmodulo in cui si certifichi l'entità di un danno e depositarlo? La risposta alla domanda genera quasi sempre un rimpallo di responsabilità. Più genericamente i parlamentari umbridiSavini cercanodi focalizzare il problema parlando di “quadro complessoedifficoltoso incui si trovano a operare cittadini, professionisti e Comuni, più volte lamentato dagli ordini professionali territoriali”. Eancora: “Lenotifiche delle schede Fast (cui devono seguire, appunto, le schede Aedes), ad esempio, sonostatesostituitedallapubblicazione in data vicina alla scadenzaosonostatenotificatetardivamente”. Inoltre, scrivono i leghisti, “i tribunali presso cui devono essere giurateleschedeAedes, lamentano un notevole sovraccarico di lavoro e non riescono a fronteggiarenei tempi lagrande richiesta”. Ileghistinonlodiconoesplicitamente ma il messaggio che mandanoè chiaro: è statofatto un gran pasticcio a cui occorre porre rimedio prima che sia troppo tardi. ◀