Il monito, basta con l’indifferenza
▶ PERUGIA
“Oggi (ieri per chi legge ndr) inizia la Settimana Santa o di Passione. Santa perché al centro c'è il Signore; di Passione perché contempliamo Gesù che va verso il Calvario e dona la sua vita”. Lo ha sottolineato il cardinale Gualtiero Bassetti nell'omelia della DomenicadellePalme, pronunciata nella cattedrale di
San Lorenzo molto affollata perl’occasione. Devozione, fede e riscoperta dei valori più autentici della dottrina cristiana. La celebrazione è iniziata conil rito della preghiera ebenedizione dei ramoscelli d’uli- vo (raccolti ed offerti dai giovani delle opere segno della Caritas) svoltosi, comeè tradizione, davanti all’arcivescovado. Poi i fedeli in processione hanno fatto ingresso in cattedrale.
“Come coinvolgerci anche noi nel drammadella Passione di Cristo? La sua è una Passione d’amore e di dono totale - ha proseguito il porporato - solo i bambini hanno compreso fino in fondo Gesù accogliendolo festosamente mentre entrava in Gerusalemme, il paradosso della domenica delle Palme che ci fa vivere assieme il trionfo e la passione di Cristo. Anche noi in questi giorni abbiamo visto delle immagini che ci hanno riproposto centinaiadi migliaia di bambini e di giovani, che insieme, negli Stati Uniti d'America, sfilavano per chiedere l’abolizione dell’uso delle armi e dicevano: "la vita vale più degli interessi di chi fabbrica le armi”. Sì, proprio i bambini! Gesùci hadetto: “senon diventerete come i bambini non entrerete nel Regno dei Cieli”. Gli adulti, compresi i discepoli, sono fuggitidinanzi a Gesù condannato e crocifisso: forse si sono vergognati di Lui. L’apostolo Pietrosi è pentito e ha pianto amaramente". Poi com’è nelle sue corde il cardinale è sceso nell’attualità, calando il messaggio di fede nella vita di tut- ti i gironi. Il porporato ha esortato i numerosi fedeli che gremivanola cattedraledicendo loro: “Fratelli, in questa Settimana di Passione, diventiamo anche noi degli uomini e delle donne come Pietro. Piangiamo come i bambini chiedendo perdono dei nostri peccati, perché con i nostri peccati abbiamo portato Gesù alla Croce. Dinanzi al dramma di tanti poveri cristi, esuli, perseguitati, profughi non restiamo indifferenti. Pochi giorni fa ho incontrato in Libano famiglie irachene e siriane con i loro bambini con gli occhi incavati di tristezza come le persone di ottant'anni. Dice un poeta: “il dolore diunbambinoinnocente è capace di offuscare il chiarore delle stelle. Quante vittime innocenti! AccantoallaViaCrucis di Gesù sta la via crucis di tanti nostri fratelli. Rimaniamo sempre con la mente e con il cuore accanto al Crocifisso e ai crocifissi. Forse, se ci pensiamobene, anche noi, comegli apostoli, abbiamofatto troppe fughe nella nostra vita”. Il cardinale, avviandosi alla conclusione, ha rivolto un invito: "durante questa Settimana di Passione prendiamo in mano il Vangelo e facciamo compagnia a Gesù. L'ulivo che abbiamo fra le mani è segno di pace. Il Signore vuole la pace, donala pace. Portiamo questo ulivo nelle nostre case, ci ricorderà sempre quanto Gesù ci ha amati”. ◀
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Cattedrale gremita e tanta gente in processione ◢