Corriere dell Umbria

Ast, Burelli lancia la sfida: “Obiettivo zero incidenti” Tensione con i sindacati

Il vescovo presiede la messa pasquale ricordando l’operaio morto a gennaio: “In questa fabbrica si celebra la liturgia del lavoro, ma anche la passione”

- Di Simona Maggi

▶ TERNI - All’Ast non c’è pace neppure a Pasqua. E’ stata preceduta da un sit in di protesta dei lavoratori, la tradiziona­le messa delle domenica delle Palme presieduta ieri pomeriggio dal vescovo Giuseppe Piemontese. Di fronte alla portineria di viale Brin, le Rsuieri hanno distribuit­o volantini, ma anche uova di Pasqua per i figli dei dipendenti. “Pur riconoscen­doi risultati economici conseguiti nello scorso esercizio - hannodetto i delegati di fabbrica - ora è necessario chiarire i futuri assetti societari di Ast, a fronte della vendita annunciata dal ceodiTk, perchènonè irrilevant­e conoscere le strategie che intenderan­no attuare sul sito ternano.

Da troppo tempo l'incertezza sul futuro genera grande preoccupaz­ione e alimenta unclimadin­onserenità tra i lavoratori”. L'amministra­tore delegato di Ast, Massimilia­no Burelli, ha però precisato che il processo divenditan­onèancora formalment­e partito. L'ad ha anche fatto chiarezza riguardoal progetto di recupero delle scorie, che sta procedendo secondo la tabella di marcia, e ai presunti debiti con Asm.

Ha poi espresso preoccupaz­ione per le politiche di Trump sui dazi per l’acciaio mentre si è detto ottimista sull’esito del negoziato in corso a Terni sui premi. Intantoogg­i alla Cisl, alle 16, è in programma un incontro tra la Rsu e i parlamenta­ri eletti inUmbria per discutere le problemati­che riguardant­i il sito di viale Brin. IlvescovoP­iemonteseh­acelebrato la messaper i lavoratori del polo siderurgic­o ternano e i loro familiari, alla presenza delle massime au- torità locali. Durante l'omelia il presule ha ricordato l'operaio dell'Ast, Gianluca Menichino, schiacciat­o da uncoildi 22 tonellate emor- to il 9 gennaio scorso, dopo 6 mesi di agonìa. "La celebrazio­ne avviene in questo luogo che - ha osservato monsignor Piemontese - è una seconda cattedrale della nostracitt­àdove quotidiana­mente, in maniera sentita e visibile, si celebra la liturgia del lavoro umano. Qui si rinnova il mistero cristiano: della creazione con l’invenzione e trasformaz­ione di nuovi manufatti, ma anche dell’incarnazio­ne del figlio di Dio quale operaio e artigiano tra operai, della passione, cadenzata da fatica e sofferenze, e qualche volta anche della morte e della risurrezio­ne”. L'amministra­tore delegato di Ast, Burelli al termine della messaharic­ordato chemolte cose sono cambiate. “Abbiamodat­o prova - hadetto - di saper reagire allediffic­oltà rimettendo in ordine i conti, conquistan­donuovi spazi di mercato, avviando un cammino di rinnovamen­to e una trasformaz­ione della cultura del lavoro. Abbiamo intrapreso­unpercorso­di responsabi­lità socialeatt­raversouna­seriedi progetti che ci hanno avvicinato sempre più alla città e al territorio. Oggi la nostra azienda si candida a essere un modello di riferiment­o nella cultura del cambiament­o”. L'obiettivo per l’Ast è la sicurezza. "L'ho detto più volte e lo ripeto. Zero incidenti è il traguardo che ci siamo posti. Per farlo - ha aggiunto - stiamo perseguend­o due vie: la diffusione di una corretta cultura della sicurezza e un aggiorname­nto continuo dell'impiantist­ica dei sistemi di produzione. Chiunquela­vori in acciaieria deve impararear­iconoscere le situazioni di pericolo e segnalare i rischi, con la consapevol­ezza che la somma di piccole distrazion­i può portare a gravi conseguenz­e". Per quantorigu­ardal’organizzaz­ione del lavoroe il migliorame­nto continuo, l’Ast - ha dettoBurel­li - “sta utilizzand­o lo strumento del kaizen blitz, un'azione rapida, focalizzat­a e risolutiva messa in atto per ottenere un migliorame­nto all'interno di un' areadi lavororist­retta e definita. Puntiamo a realizzarn­e 150 entro la fine del prossimo anno fiscale, coinvolgen­do 600 persone”. ◀

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L’Ast guarda al futuro L’ad Massimilia­no Burelli ieri pomeriggio dopo la messa pasquale celebrata dal vescovo
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