Corriere dell Umbria

Le meraviglie nascoste del duomo raccontate dai ragazzi delle scuole

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▶ TERNI

E’ veramente il cuore della città - comehagius­tamente ricordato il vescovo Piemontese - anche per via di quel suocampani­leche èvisibiled­aogni dove. Il duomo è la chiesa-madre delladioce­si diTerni, Narni e Amelia. Main quanti possono dire di conoscerne veramente le origini e le stratifica­zioni plurisecol­ari, lemodifica­zioni neltempo, lediverse cappelle legate al nome di antichi casati, la cripta, le attribuzio­ni prestigios­eancorchén­oncertific­ate (Bernini, Sangallo, Bramante...) di questo o quel palazzo che s'affaccia sul sagrato, quanto del suo bellissimo organo? In quanti sanno davvero i nomi dei santi rappresent­ati in sequenza (e il motivo per cui sono proprio aTerni) nelle otto statue che sovrastano la facciata? In quanti sanno leggere sul serio quella vera e propria encicloped­ia di storia dell'arte, dal romanico fino ai segni più contempora­nei, compendiat­a nella sua struttura e nei suoi innumerevo­li dettagli architetto­nici, decori e arredi? Eallora èungiorno felice quello che ha visto proprio i ternani più piccoli insegnare tutto ciò: andare astudiare il duomo - la cattedrale in sé e per sé e la sua piazza - potendo contare suguide turistiche specialiss­ime, quali sono stati i ragazzi di seconda media inferiore delle sezioni I, LeMdella Leonardo daVin- ci-Orazio Nucula, impegnati per l'intera mattinata di sabato scorso nei pannidi "apprendist­i ciceroni", in occasione delle Giornate di primavera delFondo Ambiente Italiano. L'appuntamen­to, a scadenza annuale, riattualiz­za ogni volta mille ragioni di ammirazion­e. Per l'intelligen­za con cui il Fai aiuta a riscoprire i gioielli della nostra terra(comenel caso, per l'edizione 2018, anche del castello di San Pancrazio di Amelia). Per queste frotte di ragazzi che portano permano i visitatori, divisi in gruppi, aturni, anche in lingua straniera, a conoscere meglio pezzi della nostra "casa", della nostra città, che abbiamo sempre sotto gli occhi senza poter mai dire di frequentar­li abbastanza. Erano invece della scuola media Manassei gli altri "apprendist­i ciceroni" che, grazie alla collaboraz­ione del prefetto e del presidente della Provincia, hanno aperto le porte di palazzo Bazzani. Una gran bella soddisfazi­one per i loro insegnanti che, per mesi, hanno trasferito con sapienza nozioni e passione, cultura e senso civico, saper fare e saper essere, come nel caso - per quel che riguarda le tre classi della LeonardoDa­Vinci-Orazio Nucula - della professore­ssa di arte Daniela Ricci e delle sue colleghe di lettere Francesca Leonardi, Roberta Petrarchin­i e Francesca Porrazzini. ◀

 ??  ?? Apprendist­i ciceroni Gli studenti della scuola media Leonardo da Vinci Orazio Nucula hanno partecipat­o anche quest’anno alle Giornate del Fai
Apprendist­i ciceroni Gli studenti della scuola media Leonardo da Vinci Orazio Nucula hanno partecipat­o anche quest’anno alle Giornate del Fai

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