Ast, fronte comune tra sindacati e parlamentari E l’ad Burelli cerca di stemperare la tensione
▶ TERNI- L’amministratore delegato dell'Ast Massimiliano Burelli sta cercando di stemperare il clima teso degli ultimi giorni e così ieri mattina ha convocato i segretari dei sindacati di categoria, che nel pomeriggio, con i delegati della Rsu, hanno poi incontrato, nella sede della Cisl, i parlamentari del territorio. Ma andiamo per ordine. Domenica pomeriggio il sindacato ha organizzato un sit in davanti ai cancellidi viale Brin, poco prima del rito pasquale celebrato, al reparto delle Fucine, dal vescovodiocesano, padre GiuseppePiemontese. I rappresentanti delle tutebluhannopuntato l'indice sul futurodegli assettidiAst afronte dell'annunciata vendita da parte del ceo della multinazionale tedesca, Heinrich Hiesinger, e hanno chiesto di conoscere le strategie che s'intenderanno attuare sul sito ternano. L’ad MassimilianoBurellihasubito voluto chiarire conil sindacato che formalmente il processo di vendita non è ancora partito. Per il premio di risultato per l'azienda ci sarebbe poco margine di manovra, ma c’è la volontò di portare a termine il negoziato avviato. Intanto al trenoafreddo, Laf6, si èverificato un evento di pericolo e i delegati alla sicurezza, che hannocompiutounsopralluogo nel reparto, hanno riscontrato "serie deficienze impiantistiche. La mancanza di spazi di fuga - osserva il sindacato - poteva potenzialmente generare un gravissimo incidente all'operatore interessato". Da qui la richiesta, in una lettera inviata all'azienda, di procedere alla verifica del Documento unicodi valutazione dei rischi, il cosiddettoDuvri. Nelpomeriggio di ieri il sindacato ha incontrato i parlamentariumbri Nevi (FI), Grimani e Verini (Pd), Lucidi (M5s), Briziarelli eCaparvi (Lega) per affrontare le problematiche relative allavendita, maancheal progetto di recupero delle scorie e ai dazi antidumpingUsa sull’acciaio su cui l’ad Burelli aveva già espresso le proprie preoccupazioni.“Èinnegabile - aveva detto - che la politica di Trumprappresenti un'incognita non trascurabile per l'acciaio europeo e per quello italiano. Ma sono convinto che l'Unione europea troverà la strada migliore per evitare una pericolosa guerra commerciale con gli Stati Uniti”. L’onorevole Verini ha chiesto al governo che verrà di promuovere un’adeguata sinergia tra gli stabilimenti siderurgici diTerni, Piombino eTaranto. Per l’onorevole Raffaele Nevi occorre conoscere in fretta le intenzioni dellamultinazionale e dainuovi acquirenti occorrerà poi ottenere adeguate garanzie per la salvaguardia dell' unitarietà dello stabilimento e la sua strategicità.
Da oggi e fino a lunedì prossimo fermerà il reparto acciaieria come peraltro era già accaduto ciclicamente in passato per sovra-produzione. ◀