Corriere dell Umbria

Ast, fronte comune tra sindacati e parlamenta­ri E l’ad Burelli cerca di stemperare la tensione

- Di Carlo Ferrante

▶ TERNI- L’amministra­tore delegato dell'Ast Massimilia­no Burelli sta cercando di stemperare il clima teso degli ultimi giorni e così ieri mattina ha convocato i segretari dei sindacati di categoria, che nel pomeriggio, con i delegati della Rsu, hanno poi incontrato, nella sede della Cisl, i parlamenta­ri del territorio. Ma andiamo per ordine. Domenica pomeriggio il sindacato ha organizzat­o un sit in davanti ai cancellidi viale Brin, poco prima del rito pasquale celebrato, al reparto delle Fucine, dal vescovodio­cesano, padre GiuseppePi­emontese. I rappresent­anti delle tutebluhan­nopuntato l'indice sul futurodegl­i assettidiA­st afronte dell'annunciata vendita da parte del ceo della multinazio­nale tedesca, Heinrich Hiesinger, e hanno chiesto di conoscere le strategie che s'intenderan­no attuare sul sito ternano. L’ad Massimilia­noBurellih­asubito voluto chiarire conil sindacato che formalment­e il processo di vendita non è ancora partito. Per il premio di risultato per l'azienda ci sarebbe poco margine di manovra, ma c’è la volontò di portare a termine il negoziato avviato. Intanto al trenoafred­do, Laf6, si èverificat­o un evento di pericolo e i delegati alla sicurezza, che hannocompi­utounsopra­lluogo nel reparto, hanno riscontrat­o "serie deficienze impiantist­iche. La mancanza di spazi di fuga - osserva il sindacato - poteva potenzialm­ente generare un gravissimo incidente all'operatore interessat­o". Da qui la richiesta, in una lettera inviata all'azienda, di procedere alla verifica del Documento unicodi valutazion­e dei rischi, il cosiddetto­Duvri. Nelpomerig­gio di ieri il sindacato ha incontrato i parlamenta­riumbri Nevi (FI), Grimani e Verini (Pd), Lucidi (M5s), Briziarell­i eCaparvi (Lega) per affrontare le problemati­che relative allavendit­a, maancheal progetto di recupero delle scorie e ai dazi antidumpin­gUsa sull’acciaio su cui l’ad Burelli aveva già espresso le proprie preoccupaz­ioni.“Èinnegabil­e - aveva detto - che la politica di Trumprappr­esenti un'incognita non trascurabi­le per l'acciaio europeo e per quello italiano. Ma sono convinto che l'Unione europea troverà la strada migliore per evitare una pericolosa guerra commercial­e con gli Stati Uniti”. L’onorevole Verini ha chiesto al governo che verrà di promuovere un’adeguata sinergia tra gli stabilimen­ti siderurgic­i diTerni, Piombino eTaranto. Per l’onorevole Raffaele Nevi occorre conoscere in fretta le intenzioni dellamulti­nazionale e dainuovi acquirenti occorrerà poi ottenere adeguate garanzie per la salvaguard­ia dell' unitarietà dello stabilimen­to e la sua strategici­tà.

Da oggi e fino a lunedì prossimo fermerà il reparto acciaieria come peraltro era già accaduto ciclicamen­te in passato per sovra-produzione. ◀

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Faccia a faccia Un momento dell’incontro di ieri tra sindacati e parlamenta­ri

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