Nascono in Umbria gli yacht più belli del mondo
▶ PERUGIA - E’ tutt’altro che paradossale il fatto che in Umbria esista, cresca e abbia progetti ambiziosi un cluster nautico. Nell’unica regione dell’Italia peninsulare senza sbocchi sulmare ci sonoaziende che producono componenti per costruire e allestire barche. Sono sette, sviluppano un fatturato annuo di oltre 50 milioni e con 350 addetti hanno decisodal 2011 di affrontare le sfide di un comparto tanto esaltante quanto impegnativo come quello della cantieristica navale. Protagonisti di questa sfida sono Fratelli Canali cchio,G arof oli, Divani a e Rocco Marmi di Terni, Paolini di Narni, Sifar placcati di San Giustino e Officina meccanica Cicioni di Mar sciano. Insieme stanno dimostrando co mesi possano unire le forze senza perdere la propria identità e la peculiarità delle proprie competenze: hanno unito tecnologie e know how per potersi presentare con maggior forza sul mercato, superando così le difficoltà che in qualche occasione potevano derivare dal nona vere quelle grandi dimensioni capaci di accreditarle aim assimilivelli. Attraverso attività di progettazione, attività cantieristiche, in particolare nella lavorazione e nel trattamento delle- gnoedeimetalli, impiantistica elettrica, idraulica, arredamenti, complementi e accessori hanno avuto un ruolo determinante nella realizzazione del Wider 150, yacht che nel 2016 è stato premiato co mela barca più bella del mondo. “La certezza più importante che abbiamo e che cipiacerebbe condividere con il tessuto economico della nostra regione - spiega il presidente Giampaolo Ci ci on i-è quella relativa alla possibilità di sviluppare sinergie vere. Ognuna delle nostre aziende contribuisce e condivide dettagli e parti di un pro- getto complessivo senza che ciò comporti il venir meno o l’ appiattimento di tutta una serie di opportunità di business. Ciò che siamoorgogliosi di dimostrare è che in certi ambiti lacollaborazione èpiùforteed efficace della concorrenza, tantopiùper realtà non grandissime co mele nostre ”. Il prossimo appuntamento che attende il cluster nautico è per la prossima settimana, dal 5 al7aprile al Seatec diCarrara, rassegna internazionale di tecnologie, subfornitura e design per imbarcazioni, yacht e navi che porta in Toscana le maggiori realtà della cantieristica a livello mondiale. Il cluster ci sarà anche per consolidare un ruolo che di anno in anno, di commessa in commessa, crescesi a sul piano qualitativo che quantitativo e viene riconosciuto da una clientela sempre più fidelizzata. Grazie al livello delle rispostee delle soluzioni che le aziende del cluster sonoingradodi fornire, sta prendendo seriamente piede l’idea - o meglio il sogno - che l’Umbria ha praticamente tutto per produrre uno yacht di lusso da sola, assemblando tutte le componenti ne- cessarie. “Del resto - aggiunge l’ ex presidente Giovanni Canalic chio-il numero di imbarcazioni alle quali abbiamo contribuito in questi anni sfiorale mille unità. Barche di tutte le dimensioni, da 35 fino a 140 metri, che solcano i mari del mondo e attraccano ai porti più esclusivi. Tutto figlio della nostra tenacia e della capacità comunque di gestire la presenza nella nautica come una parte del nostro business ”. Quest’ ultimo passaggio non è marginale, anzi dà proprio la misura di quella che può essere considerata una piccola, grande carta vincente delle aziende del cluster: progettano, realizzano e assemblano per la nautica ma non solo. E questo le ha messe anche al riparo dai rischi delle fluttuazioni di un mercato comunque altalenante, che in Italia ha conosciuto negli ultimi anni periodi di crisi anche a causa di una legislazione e di una fiscalità fattasi all’improvviso penalizzante per i diportisti. Neanche questo, però, ha fermatogli imprenditori del cluster, che hanno continuato a investire in ricerca e sviluppo per poter essere al passo con itempie con le richieste di una clientela esigente. E i risultatigli stanno dando ragione anche per ciò che riguarda la cultura d’impresa che sono ingrado di costruire. ◀