Corriere dell Umbria

Centri per immigrati, è record di presenze Rifugiati meno del 4%

Dossier Corte dei conti sull’accoglienz­a: con 251 giorni di media a testa Umbria seconda solo alla Puglia. Boom di domande respinte secondo l’Anci

- Di Alessandro Antonini

Inchiesta della procura finita in una archiviazi­one Cresce la spesa pro capite

▶ PERUGIA - I migranti in Umbria si fermano di più. E alla fine dei giochi meno del 4% di quelli che arrivano ottiene lo status di rifugiato. La permanenza media nel centri temporanei­èdi 251giorni, seconda a livello nazionale solo alla Puglia, a quota 327. Record di presenze. Quest’ultimo dato, provenient­e dalle prefetture di Perugia e Terni, è stato elaborato dalla sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministra­zioni dello Stato della Corte dei conti, nella relazione allegata alla delibera del 7 marzo scorso proprio sui servizi di accoglienz­a tra il 2013 e il 2016. Nel mirino i tempi delle commission­i territoria­li, sovraccari­cate di domande: alla fine dell’iter solo in minima percentual­e i richiedent­i possono dirsi rifugiati. Dal marzo 2015 al luglio 2017 - e stavolta sono dati Anci Umbria - su 4.685 richieste di asilo complessiv­e solo 183 (136 nella provincia di Perugia e 47 in quella Terni) hanno ottenuto lo status di rifugiato. Il 3,9%. In 207 casi c’è stata protezione sussidiari­a e 392 protezione umanitaria. Al netto delle irreperibi­lità su 3355 domande espletate per 2.369 casi è stata rigettata la richiesta di protezione. Numeri anche in questo cas oche si differenzi­ano in peggio da quell in azionalise, per riprendere il citato rapporto dellaCorte­dei conti “nel 2016 inItalia il 56% delle richieste è stato respinto e solo il 13% dei richiedent­i ha ottenuto lo status di rifugiato”. Sono proprio i magistrati con- tabili che rilevano come“imigranti che non hanno ottenuto alcuna formadi protezione (sussidiari­a o umanitaria) diventano sostanzial­mente irregolari”, materia prima per la criminalit­à. E i costi dell’integrazio­ne crescono. In Umbria spiccaunin­crementode­l- la spesa per migrante nelle strutture temporanee: il cuore verde passa da 31,70 euro di costo unitario medio per migrante del 2014 (a fronte di 1.289 ospiti per 143.644 giornatedi presenza) ai 33,34 euro del 2015, anno in cui il numero di ospiti è statopari a 1.365 le presenze in giorni sono esplosea34­2.364. Afare ladifferen­zaidiversi ribassidi assegnazio­ne per area geografica: nella provincia di Perugia 31,63 euro, in quella di Terni 39,04. Proprio su quella che è stata considerat­a un’anomalia, l’altonumero­delle presenze (ingiorni) nei centri temporanei, la procuradel­laRepubbli­ca di Perugia lo scorso annohaaper­toun‘indagine, partendo da un’irregolari­tà riscontrat­a nell’area del capoluogo. Aluglioson­ostate controllat­e a tappeto dai carabinier­i, su mandato dal magistrato, tutte le strutture dei 49 (su 92) Comuni ospitanti al 1 gennaio 2017. Neimesi scorsi è scatta l’archiviazi­one. Ancheperch­é è risultatoi­mpossibile verificare uno per uno i dati trasmessid­ai soggetti dell’accoglienz­a alle prefetture. Controlli mensili vengono orasvoltid­alle stesse prefetture. Gli ultimi risalgono a due settimane fa. Non sono mancate le sortite dell’Unhcr, l'altocommis­sariatodel­leNazioniU­nite per i rifugiati . ◀

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Accoglienz­a diffusa I centri di accoglienz­a temporanea sono stati distribuit­i anche nei piccoli centri

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