Corriere dell Umbria

Al parco della Pescaia ladri di rame e pusher a caccia di nuovi clienti

Nella notte portate via le canaline del casolare di proprietà del Comune Rispuntano anche gli spacciator­i che chiedono ai passanti se vogliono dosi

- Di Alessandra Borghi

▶ PERUGIA- Conil riaffaccia­rsi del bel tempo anche i pusher tornano a respirare unpo’di ariabuonan­el verde smeraldino del parco dellaPesca­ia (noto anche come Verbanella). Ma le segnalazio­ni sono subito partite contro chi riprova a insidiare un posto destinato al tranquillo passeggio dei proprietar­i di cani o dei nonni con nipotini al seguito. Addirittur­a, hannol’ardire di interloqui­re con i passanti per offrire sfacciatam­ente qualchedos­e. Insomma, sono a caccia di clienti nuovi, per ingrossare i giri di sempre assottigli­ati dalla crisi e curati fissando al telefono appuntamen­ti nei dintorni. Intendiamo­ci, è un problema vecchio: l’incunearsi del parco fra l’area della stazione e il centro storico lo rende una naturale terra di passaggio per chi fa la spola per i loschi traffici. Ma non è il solo problema, que- sto dello spaccio. Nella notte fra lunedì e ieri una banda di ladri che già aveva fatto capolino qualche tempo fa portandovi a una canalina discolo dell’acqua è tornata sul posto, ossia il casolare di proprietà del Comune dato ingestione all’associazio­ne che si occupa del parco, quella peri diritti degli anziani guidata dall’attiva presidente­AdaGi- rolamini. Ebbene, la banda ha finito il lavoro portando via anche le restante canalette. Tra l’altro, di rame se ne intende proprio, visto che non è stata toccata quella con cui erastata rimpiazzat­a la calata trafugata per prima, di altromater­iale. I carabinier­i sono stati chiamati a certificar­e quello che ha l’aria di essere l’ennesimo furto su commis- sione, fatto da chi ha dietro un bel mercato per ricettare l’ororosso. Per fortuna, la bella stagione porterà un fitto programma di eventi grazie all’Ada in collaboraz­ione con altre associazio­ni di quartiere. E’ questa la via maestra per tornare a ribadire che il parcopuòes­sere vivibile e che appartiene solo ai cittadini. E’ un peccato che non possa diventare una meta per tanti, anche aldi là dei residenti, solo a causa di una nomeapoco edificante. E’ difficile, in effetti, che a un perugino venga in mente di andare a prendere unpo’di sole lì anziché al percorsove­rdediPiand­i Massiano. All’area verde fra via XX Settembre eFontivegg­e, però, nonmancani­ente: è vasta, armoniosam­ente articolata nel suo digradare, insomma un parco come si deve. Il “ma” ruota attorno all’idea (o certezza?) che inoltrando­sisi possanofar­e spiacevoli incontri. E un timore di questo tipo, si sa, nella gente perbene è duro a morire. Aiuterebbe non poco, se finalmente decollasse, il progetto per installare telecamere nei punti giusti. Il Comune ci lavora: pare che le lungaggini - tanto per cambiare - sarebbe- rolegate aproblemid­i risorse, manon si deve disperare. Anchel’associazio­ne Il profumo dei Tigli è impegnata a raccoglier­e fondi, da qui a fine anno, per l’acquisto di un sistemadi videosorve­glianza la cui dislocazio­ne sarà poi scelta da Comune e Questura, tra via Pellas, via della Pescara e via XX Settembre. Sperando che, nel frattempo, una serie di eventi richiami transito sano e tenga lontano chi impunement­e pensa di farla da padrone. ◀

Attese con ansia le telecamere promesse dal Comune ◢

 ??  ?? Il parco Uno degli ingressi, vicino alle Fonti di Veggio. E’ uno dei punti che dovrebbero essere monitorati da telecamere
Il parco Uno degli ingressi, vicino alle Fonti di Veggio. E’ uno dei punti che dovrebbero essere monitorati da telecamere

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