Cinesi in corteo contro il razzismo
▶ PERUGIA- Perugia è una cittàmultietnica e internazionale ma negli ultimi tempi la violenza e le tensioni in città spaventano e preoccupano le comunità straniere, in particolare quella cinese, colpita da poco da un grave episodio di razzismo. Così, dopo il pestaggio di due ragazzi cinesi da parte di un gruppo di giovani italiani, la comunità orientale ha deciso di scendere in piazza per farsi sentire. Ieri dunque si sono riuniti nel primo pomeriggio in piazza IV Novembre tanti giovani studenti cinesi, accompagnatidaaltri studenti e giovani stranieri e italiani, tutti uniti insieme per dire “no alla violenza”. Da piazza IV Novembre i manifestanti hanno sfilato in corteo per via Bartolo fino a palazzo Gallenga, sede dell’Università per Stranieri frequentatadamoltissimi ragazzi cinesi e di tutto il mondo, per poi risalire in piazza Cavallotti. Comprensione, Antiviolenza, Pace, Sicurezza erano solo alcune delle parole scritte nei tanti cartelli, in italiano e in cinese, esibiti e sventolati durante la manifestazione. “La comunità cinese è molto timida e spesso rimane in silenzio, per la prima volta ci siamo impegnati per fare il primo passo e manifestare, con l’impegno anche di inte- grarci meglio in Italia - ha spiegato l’organizzatore della manifestazione Angelo Chen, ex studente cinese che adesso gestisce un’attività - dopo l’episodio del 13 mar- zo chiediamo più sicurezza in città, le ragazze inoltre hanno paura quando esco- no la sera durante il weekend e in giro capita che spesso siamo presi di mira. Lasicurezza èunbenecomune per tutti gli abitanti di Perugia. D’ora in poi noi non staremo più in silenzio e ci impegneremo a integrarci di più per migliorare le cose”. Ogni persona “è un essere umano, noi stranieri invece spesso abbiamo paura di essere aggrediti - ha riferito Mamadou, un ragazzo della Guinea che ha partecipato alla manifestazione - èmolto difficile vivereconla paura, a me non è mai successo nientemaho visto e sentito molti episodi. Io sono qua per studiare l’italiano e integrarmi meglio, è necessario avere maggiore fraternità”. Tra i circa duecento partecipanti poi erano presenti anche molti ragazzi italiani permanifestare contro la violenza ed esprimere la propria solidarietà alla comunità cinese. “Noi come sempre sposiamola causa dellanonviolenza e condanniamo i fatti che hannocolpito lacomunità cinese - ha dichiarato Michelangelo Grilli senatore accademico, inpiazzacon la Sinistra Universitaria e la Rete degli Studenti - è importante però non fermarci solo alla compassione ma tutta la cittàdeve faredi piùedesprimere con forza una cultura del rispetto”. ◀