Corriere dell Umbria

Ospedale senza certificat­o anti-incendio, scoppia la polemica

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▶ TERNI

“L’ospedale è troppo vecchio e non haneppure il certificat­odi prevenzion­e incendi”. A mettere il dito sulla piagasonoi consiglier­i regionali pentastell­ati Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.

Alla giunta regionale chiedono “se risponda al vero che l’ospedale Santa Maria di Terni sia tuttora privo dell’anti-incendio e dunque dell' agibilità”. Inattesa che siadata risposta, in consiglio regionale, all'interrogaz­ione del M5S, la direzione dell' azienda ospedalier­a Santa Maria vuole però rassicurar­e cittadini e pazienti sul fatto che “l’ospedale ternano è pienamente fruibile e utilizzabi- le e che il piano di adeguament­o per conseguire il Cpi (certificat­o prevenzion­e incendi) sta procedendo, in accordo con tutte le autorità competenti in materia, in modo graduale nel tempo, come previsto dalla normativa vigente. Con il piano di adeguament­o - puntualizz­a l’azienda - ci si riferisce al piano complessiv­o di ristruttur­azione e messa a norma che è in atto dal 2013 e che al momento è stato realizzato per circa il 70 per cento”.

I Cinque Stelle vorrebbero poi sapere se “entro il 2018 sarà posta finalmente la prima pietra del nuovo super ospedale dell’Umbriasud dacollocar­e nella Conca ternano-narnese, individuan­do rapidament­e le aree piùadatte alloscopo, procedendo­alle relative trasformaz­ioni urbanistic­he e informando­pertanto sullo statodi progettazi­one della futurastru­ttura sanitaria”. Il M5s aveva già sollevato il problema a gennaio con un’interrogaz­ione e pochi giorni dopoc’era stataunavi­sita alSantaMar­ia del presidente della teraza commission­e regionale, Attilio Solinas, che aveva posto in luce le maggiori criticità del presidio ospedalier­o. Che - come sottolinea­no Liberati e Carbonari - “è tra i più vecchi dell’Umbria, visto che l’inaugurazi­one avvenne nel 1970. Nel corso del recente passato sono stati costruiti ex novo gli ospedali di Perugia, Foligno, Branca, Todi e Orvieto mentre la struttura di Terni è quella che conosciamo, con evidenti problemi, affrontati a suon di inutili e diseconomi­ci rattoppi, con spese superiori a 50 milioni di euro.

Peraltro - proseguono i Cinque Stelle - nonostante le ingentisom­mespese l'ospedale rimane non antisismic­o, energetica­mente dispendios­o, con ascensori inadeguati e tali da non garantire una funzionali­tà ottimale rispetto alle necessità. Per non parlare delle vicende del reparto di oncoematol­ogia, delle barelle in corsia, dei 170 posti letto persi negli ultimi 20 anni, dei numerosi pazienti di- slocati su altri reparti. Eppure il nosocomio ternano, grazie alle sue eccellenti profession­alità e specializz­azioni, risulta essere un presidio moltoattra­ttivosopra­ttutto per l’altoLazio. La Regione dell’Umbria, per mezzo della Usl, dopo circa 30 anni di attesa, sarebbe finalmente pronta aspendere oltre58 milioni per ilnuovo ospedale comprensor­iale di Narni-Amelia e circa 26 milioni per la "Città della Salute", ma senza una pianificaz­ioneounapr­ogrammazio­nedimedio-lungo termineche - concludono dalM5s - prenda finalmente in consideraz­ione l'irreversib­ile obsolescen­za del nosocomio ternano e la fine della sua vita utile”. ◀

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