Apprendisti ciceroni a braccia incrociate
▶ ORVIETO
Primo anno senza le Giornate Fai di Primavera ad Orvieto, dopo la chiusura del locale gruppo di volontari del Fondo ambiente italiano, fondatodaIlariaBorletti Buitoni, e del relativo scioglimento del gruppoFai giovani costituitoa febbraio 2017. Un'assenza, solo parzialmente colmata con l'istituzione da parte dell'amministrazione comunale della Settimana dell'arte chehacomunque garantitounaserie di aperture straordinarie ad alcuni beni inseriti nel progetto di sensibilizzazione "Art bonus" e coinvolto gli allievi dell'istituto d'istruzione superiore artistica classica e professionale, rimasti orfani della positiva esperienza di "apprendisti ciceroni".
Circa 700ivisitatori chehannopartecipato alle visite guidate. Tra questi, in tanti hanno chiesto conto di quanto accaduto. Lo ha fatto pubblicamente l'ex dirigente scolastico Franco Raimondo Barbabella, alla guida del movimento "Comunità inMovimento" chiedendo se fosse successo qualcosataledagiustificare la chiusura di un gruppo così attivo."Nonvorremmo- ha detto - che fosse un ulteriore segnale di emarginazione della nostra città". Elo ha chiesto, in sede di consiglio comunale, dai banchi dellamaggioranza anche Martina Mescolini (Pd) sottolineando "la gravissima perdita per il nostro territorio". "Il Comune - ha spiegato all'assise l'assessore alla Cultura Alessandra Cannistrà, chedelFaiOrvieto è stata capogruppo fino al giorno del suo insediamento - è senz'altro informato essendo state inviate comunicazioni al sindaco che non contenevano tuttavia alcuna motivazione, quanto piuttosto l'apprez- zamentoper l'attività portata avanti dai gruppi di Orvieto in 10 anni di attività. Il sindaco stessohascritto sia alla presidenza regionale, da cui proveniva il decreto di chiusura, sia al Fai nazionale. Così come ha fatto la dirigente scolastica dell' Iisacp, Gabriella Struzzi. Dalregionale è arrivata una risposta contenente la medesima argomentazione e compiacimento per l'attività svolta dal gruppo di Orvieto nel corso degli anni, mentre dal nazionale non è pervenuta alcuna risposta. Da ex volontaria Fai - ha concluso - posso dire che non ci sono motivazioni oggettive, ma insensibilitàda parte di chihaagito inmaniera immotivata e irrazionale. E’ evidente che siamo orfani del Fai, ma non dei volontari che si impegnano soprattutto per Orvieto". ◀