Passeri, il Totti di Branca
▶ GUBBIO - E’ un FontanelleBranca che ha ingranato la quinta, confermandosi ammazza grandi dopo la bella impresa di Santa Maria degli Angeli che segue quelle contro Subasio e Bastia. EdèunFontanelleBranca chepuòcontrare su un amuleto in più, quel Marco Passeri che a 38 anni ha deciso di voler emulare l’ormai ex capitano della Roma Francesco Totti, divenendo decisivoin fatto di rimonte. "Fa piacere questo paragone, ma io resto pur sempre di fede milanista, guai a travisare questo" ci scherza lo storico capitano delFontanelleBranca. Uno che a 38 primavere suonate e una vita passata a difendere i colori biancazzurri, continua ad essere decisivo quando viene chiamato in causa. "Se mi sento un predestinato? In un certo senso sì, credo molto nel destino quindi penso proprio che se mi sono trovato lì a spingere in porta quel pallone un motivo dovrà pure esserci. In fondo penso anche di meritarmelo un po’, sia per la carriera che ho portato avanti in questi anni, sia per l’attaccamento a questi colori che sono anche quelli della frazione in cui sono cresciuto e in cui vivo".
Segno anche di una forma fisica invidiabile, come vivi questo tuo ruolo da chioccia nel gruppo pur giocando meno rispetto al passato?
"In serenità, consapevole di quelli che sono i miei mezzi. Con grande umiltà devo dire che non mi pesa giocare meno, anche perché di fiancoamehogiocatori importanticomeMarcoGaggiotti, Luca Bellucci, o lo stesso Michele Montanari. Vengo al campo con lo stesso entusiasmodiquandoavevo19anni ehoiniziato a giocare con le prime squadre. Ho sempre vogliadi fare allenamento, di trainare ilgruppo e di farmi trovare pronto. Con il passare degli anni sono tornato a giocare in categorie che fino qualche anno fa credevo ormai di non poter più toccare, ne ha conseguito che il mio ruolo sia un po’ cambiato, meno minutaggio ma magari più responsabilità nello spogliatoio".
Con Caporali il ruolno di marcia è a big, cosa è cambiato rispetto qualche settimana fa?
"Il mister ha saputo toccare i tasti giusti, ha creduto in noi e nelle nostre capacità, che sono forse più da play off che non da play out. Il venerdì curiamo la tattica in maniera capillare e meticolosa, usciamo dal campo che ci sognamoschemi emovimenti tutte le notti precedenti la gara. Mi dispiace averlo incontrato solo a fine carriera".
Già fine carriera che si avvicina...
"Diciamo che dopo le ultime prestazioni e gli ultimi gol qualche dubbio mi è venuto. Penso che al90% la decisione finale sarà quella di dire basta e dedicarmi di più alla mia famiglia”. ◀