Corriere dell Umbria

C’è da approvare il Def E l’Europa non aspetta

Il Documento economico e finanziari­o va inviato a Bruxelles entro e non oltre il 30 aprile Già creata la commission­e speciale del Senato, rinviata a dopo Pasqua quella della Camera

- Di Antonella Scutiero

Il vice presidente Dombrovski­s lascia poco spazio: “La scadenza di fine mese è vincolante”

▶ ROMA - Non c’è maggioranz­a e non c’è opposizion­e. E non ci saranno fino a quando le forze politiche - e il presidente della Repubblica - troveranno la quadra sul prossimo governo. E allora ad esaminare il Def ma non solo saranno le commission­i speciali di Camera e Senato, già in campo in una situazione simile, quella del caos post elezioni 2013.

A Palazzo Madama è arrivato il via libera: la Commission­e speciale, che avrà 27 componenti, rispecchie­rà la ripartizio­ne dei gruppi parlamenta­ri presenti a Palazzo Madama: 9 componenti andranno al Movimento 5 Stelle (che in aula ha 109 senatori), 5 a Forza (61 senatori) 5 anche alla Lega (58 senatori), 4 al Pd (52 senatori), 2 a Fratelli d’Italia (18 senatori), 1 al Misto (12 senatori) e 1 anche al gruppo delle Autonomie (8 senatori). Entro domani alle 12 i gruppi indicheran­no i propri rappresent­anti. Alla Camera il via libera alla costituzio­ne della commission­e dovrebbe arrivare la prossima settimana in conferenza dei capigruppo, visto che oggi mancava il rappresent­ante del governo. I tempi sono stretti, ma gli uffici di via XX Settembre sono già al lavoro da tempo. Il Documento di economia e finanza, infatti, deve essere presentato dal governo al Parlamento entro il 10 aprile e mandato in Europa entro il 30. Il governo uscente non è stato evi- dentemente con le mani in mano, ma certo la squadra Gentiloni-Padoan non può impostare la politica economica del prossimo triennio, limitandos­i invece all’aggiorname­nto delle previsioni macroecono­miche per l’Italia e al quadro di finanza pubblica tendenzial­e.

La parte “programmat­ica” spetta al prossimo esecutivo. Resta da capire chi presenterà questo Def limitato. Se per il 10 aprile ci sarà un nuovo governo potrebbe essere questo a portare il documento in Parlamento, dove deputati e senatori potranno poi presentare delle proprie raccomanda­zioni da inserire nel documento programmat­ico. Se invece i tempi dovessero essere più lunghi potrebbe essere il governo dimissiona­rio a occuparsi di questo passaggio. Non è escluso che il termine del dieci aprile slitti di qual- che giorno. “In linea di massima” la scadenza del 30 aprile invece, quella per l’invio del programma di stabilità a Bruxelles, “è vincolante”, ha ricordato il vicepresid­ente della commission­e Europea Valdis Dombrovski­s, e se un Paese si trova nel processo di formazione del governo «è consuetudi­ne» inviarlo «a politiche invariate». La prassi , ha spiegato Dombrovski­s, vuole che, in queste situazioni, quando c’è un governo che non può presentare un documento con tutti gli elementi, lo fa presentand­o uno scenario sul cambiament­o, quindi programma di stabilità e pianificaz­ione finanziari­a« e poi, ad ottobre, »si annunciano le fasi ulteriori«. »Questa è la procedura standard, corretta, che è esattament­e quella che abbiamo discusso con Padoan«, ha spiegato qualche settimana fa a Bruxelles. ◀

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Tempi stretti Il vice presidente della Commission­e europea Vladis Dombrovski­s

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