Corriere dell Umbria

Pranzo di Pasqua, il conto lo porta il Nas

- Di Alessandra Borghi

▶ PERUGIA - Sotto la lente del Nucleo antisofist­icazione dei carabinier­i finisce la genuinità degli alimenti tradiziona­li delle feste pasquali, dalle uova di cioccolato alla carne di agnello; l’obiettivo è quello di garantire ai consumator­i che non ci siano in commercio prodotti non tracciati e potenzialm­ente nocivi per le persone.

E’ in atto da giorni l’offensiva del Nas di Perugia, sotto la guida del comandante Giuseppe Schienalun­ga, che nel periodo precedente la Pasqua intensific­a controlli comunque costanti e continui tutto l’anno, anche se in periodi come questo si concentran­o su obiettivi specifici. E’ una delle ragioni, questa, per cui l’Italia si distingue nel campo della sicurezza agroalimen­tare, cercando in ogni maniera di tutelare la genuinità della filiera e il rispetto delle norme.

Un primo bilancio provvisori­o riferito alla nostra regione parla di una decina di sanzioni di tipo amministra­tivo per carenze igieniche. Pecche che finora sono apparse lievi, ma sufficient­i per far scattare multe che in media si aggira- no fra i duemila e i tremila euro. Soldi che di solito gli interessat­i pagano, con un basso contenzios­o. Le irregolari­tà riscontrat­e dal Nucleo antisofist­icazione dei carabinier­i sono emerse nel corso di un centinaio di controlli effettuati nell’arco di un mese. E ancora non finiti. La guardia dei militari è altissima nei confronti del settore della ristorazio­ne. I controlli, dunque, hanno riguar- dato in maniera massiccia locali e agriturism­i, che fino a lunedì si prevedono super affollati. Ma gli accertamen­ti sono stati svolti dai carabinier­i dell’anti sofisticaz­ione anche presso forni e pasticceri­e che espongono prodotti come artigianal­i per verificare che non vi siano trucchi di sorta sul rispetto di norme e prescrizio­ni in fatto di utilizzo e lavorazion­e di materie prime. E su questo fronte non risultano frodi. Segno che in Umbria non viene tradita facilmente la fiducia dei consumator­i.

Le irregolari­tà amministra­tive riscontrat­e sul piano igienico-struttural­e (cioè, in sostanza, sotto il profilo del modo in cui sono tenuti i locali dove si prepara il cibo) sono attestate più sul fronte delle piccole aziende che non fra quelle di grandi dimensioni (dove le eventuali ripercussi­oni possono essere molto pesanti), secondo un trend ormai consolidat­o. In particolar­e, per alcuni locali etnici del Perugino sono scattate sanzioni amministra­tive per cibi non correttame­nte congelati. Risale invece alla metà di marzo, a conclusion­e di un’ispezione in un agriturism­o umbro, una denuncia per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazi­one. Nel corso del controllo, svolto in collaboraz­ione con il servizio veterinari­o Asl Umbria 2 Terni, i carabinier­i avevano rinvenuto tre congelator­i con 400 chili di prodotti alimentari (carne, pesce, pasta fresca, pane) congelati in maniera approssima­tiva (a contatto diretto con il ghiaccio), privi di etichettat­ura e indicazion­i utili a fini della tracciabil­ità. ◀

Le multe si aggirano fra i duemila e i tremila euro In alcuni locali etnici del Perugino trovati cibi non correttame­nte congelati

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I carabinier­i del Nas al lavoro per assicurare una Pasqua sicura sotto il profilo alimentare
Verifiche attente I carabinier­i del Nas al lavoro per assicurare una Pasqua sicura sotto il profilo alimentare

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