Corriere dell Umbria

Nuovo centro in via del Favarone, quaranta posti a disposizio­ne

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▶ PERUGIA

( AleAnt) Nonostante in numeri in calo dopo il decreto Minniti da una parte e la politica di distribuir­e nei comuni confinanti chiesta dalla giunta comunale dall’altra, a Perugia è confermato l’arrivo di un altro centro immigrati. La quota dell’accoglienz­a temporanea è passata dai 1.492 migranti del 2016 ai circa 700 di oggi e una parte dei soggetti ospitati continua ad essere collocata in singoli appartamen­ti sparsi per la città, considerat­i come centri di accoglienz­a straordina­ria. Altri cento stanno per uscire nei prossimi giorni. In via del Favarone, zona Monteluce, tra il collegio Adisu (Agenzia per il diritto allo studio universita­rio) e il centro Sprar (Servizio di protezione richiedent­i asilo e rifugiati), un immobile Ater - l’Agenzia terri- toriale per l’edilizia residenzia­le - in fase di riqualific­azione sarà utilizzato per collocare almeno una quarantina dei migranti presenti nella prima fase dell’accoglienz­a, quella temporanea. Senza superare le quote che la prefettura di Perugia ha assegnato su base provincial­e. A gestirlo sarà la Coop Perusia (all’interno dell’Ats con Arci e altri soggetti), che già ha in capo il centro Sprar di cui sopra. Proprio nel medio termine il Comune di Perugia punta a incrementa­re i posti Sprar (oggi sono 65) fino alla quota individuat­a dal ministero (poco sopra i 600), per sfruttare la clausola di salvaguard­ia secondo cui il capoluogo non avrebbe più l’obbligo di accogliere migranti in forma temporanea­n e straordina­ria, ma solo dopo il riconoscim­ento dello status di rifugiato. ◀

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Lavori in corso Il complesso Ater in via del Favarone

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