La sacra processione cresce ancora e diventa orgoglio di tutta la comunità
▶ TUORO SUL TRASIMENO - Non è una semplice processione del Venerdì Santo, ma una rappresentazione con tanto di attori lungo il percorso. Questo è ciò che accade a Tuoro sul Trasimeno grazie alla Pro loco, all’associazione Legio Prima Taurus e alla parrocchia di don Marco. Si sa che nel venerdì che precede la Pasqua in molti territori si svolge la tradizione processione del Cristo morto, ma a Tuoro sul Trasimeno ad attendere i partecipanti lungo il percorso (che si snoda per il territorio con partenza alla ore 21 da piazza Santa Maria Maddalena) ci sono delle scenografie mozzafiato (immortalate dagli scatti di Fabio Magara di cui mostriamo alcuni esempi): ecco allora che compaiono nel buio della notte la Flagellazione, la Crocifissione e la Deposizione.
“Questa tradizione - spiegano dalla Pro loco di Tuoro - è iniziata circa 30 anni fa. Chiaramente nel tempo si è sviluppata tanto da arrivare a queste scenografie”. “Il Venerdì Santo - spiega il sindaco Patrizia Cerimonia - nel nostro territorio è davvero affascinante. Un momento di riflessione religiosa che grazie all’impegno di questi gruppi di volontari, riesce ogni volta a lasciare chi partecipa a bocca aperta”. Una serata speciale che anticipa la santa Pasqua, resa possibile grazie a un gruppo di circa 50 persone che collaborano e preparano scene e costumi. A cui si vanno ad aggiungere anche gli oltre 15 “attori” che danno vita alle varie scene.
“E’ inoltre bello - continua il primo cittadino di Tuoro, Cerimonia - vedere come ogni anno i partecipanti siano sempre in numero maggiore. Non ci sono solo più cittadini del territorio, ma anche curiosi che partecipano da altre zone. Come amministrazione - prosegue il sindaco - continuano a credere profondamente nell’importanza delle associazioni che come in questo caso portano avanti tradizioni importanti che non vanno disperse, ma anzi valorizzate perché sono un vero e proprio valore aggiunto. Un grazie quindi a tutti coloro che vi prendono parte”. Insomma il Trasimeno a Pasqua non è solo sinonimo di turismo, visitatori, specialità tipiche culinarie, o natura ma è anche sinonimo di tradizione, religiosità e impegno all’unisono per promuovere al meglio le proprie realtà. ◀