A lezione di storia del Subasio
▶ ASSISI
Studiare non solo la storia, la matematica e la geografia, ma anche il territorio circostante. Questo l’obiettivo della mostra “Il Subasio ieri oggi e domani”, dedicata al paesaggio del monte Subasio negli ultimi 100 anni, aperta ai cittadini ma anche alle scuole del territorio, che volendo potranno approfondire e riscoprire la storia contemporanea del monte Subasio e promuovere il patrimonio naturalistico del territorio; l’esposizione è a cura del Club Unesco Assisi, Gaia g.m.p., Sei di Assisi se… e Camminancorrendo, con il patrocinio del Comune di Assisi; a tagliare il nastro, il sindaco Stefania Proietti e il sindaco dei ragazzi. “Il paesaggio del territorio del monte Subasio ha subito profonde variazioni negli ultimi 100 anni, con un radicale cambiamento in tempi piuttosto brevi - spiegano i curatori della mostra, organizzata in occasione della ricorrenza dei 100 anni dall’inizio delle opere di riforestazione del monte - soprattutto per motivi antropici”.
Il percorso espositivo dedicato a quello che, non fosse solo per la sommità pelata immediatamente riconoscibile, viene definito il monte più famoso dell’Umbria, è organizzato in tre sezioni: una sezione fotografica per confrontare l’evoluzione del paesaggio del monte Subasio negli ultimi 100 anni, una sezione di documenti che attestano le opere e le attività di gestione delle risorse che venivano ricavate dalla montagna ed una terza sezione con i sentieri e i percorsi che attraversano le aree oggetto delle opere di rimboschimento. La mostra ha anche finalità divulgative e didattico-educative: è costituita da documenti d’epoca, foto dei diversi periodi messe a confronto con l’attuale, una parte didattica con chiavi dicotomiche e campioni per illustrare le diverse specie arboree utilizzate durante i rimboschimenti e per illustrare i percorsi escursionistici che permetto- no di osservare i rimboschimenti e le opere realizzate nello stesso periodo. Per gli organizzatori della mostra “...è doveroso ricordare che i rimboschimenti sono iniziati grazie al contributo manuale dei prigionieri di guerra au- stro-ungarici, anche in prospettiva della ricorrenza del Centenario della Grande guerra, opera poi continuata dall’Azienda di Stato per le foreste demaniali (A.s.f.d.) e dalla Comunità montana del Subasio”. ◀