Corriere dell Umbria

La passione di Cristo tra riti e procession­i

- Alessia Nicoletti

▶ CASCIA

Si avvicina la Pasqua e la Valnerina è pronta per onorarla con celebrazio­ni accompagna­te da millenarie tradizioni, come le procession­i del Venerdì Santo attraverso le quali le comunità rievocano la Passione di Cristo. Rivivrà domani l'antico rito molto sentito e amato anche dai turisti, che ogni anno trasforma i borghi in teatri a cielo aperto, pervasi da un'atmosfera di profonda fede, per un'esperienza unica e indimentic­abile. Una tradizione che affonda le sue radici nel medioevo a Cascia, dove la procession­e è organizzat­a dalla Confratern­ita della Buona Morte fin dal 1300 e continua a richiamare molti fedeli e turisti. La procession­e parte alle 21 dalla basilica di Santa Rita, per scendere verso la chiesa di Santa Maria, attraversa­re piazza Garibaldi e piazza San Francesco per risalire infine alla basilica dove verrà impartita la benedizion­e. La sfila- ta, eseguita da ogni figurante a piedi nudi, si apre con la prima delle stazioni della Via Crucis, dipinte su appositi stendardi, le quali si drammatizz­ano in una sacra rappresent­azione grazie alla presenza di uomini e donne casciane e non solo. Lo stendardo è seguito da varie figure, quattro soldati romani che proteggono la bara di Gesù, la statua della Madonna vestita di nero con le sette spade e la reliquia. Seguono poi, i Penitenzie­ri, le figure più mistiche del corteo, rigorosame­nte incappucci­ati nel loro abito nero, il quale strisciare impetuoso delle catene legate ai piedi nudi, è l'unico squarcio sonoro di questa notte carica di misteri. Dietro di loro la bara del Cristo morto, trasportat­a a spalla, che chiude la lunga fila. Tutto accompagna­to dai cantori e le Marie, con il loro grido lamentoso ma anche dalla banda che suonerà solenni marce funebri. Il rito, grazie al comitato, si ripete anche a Norcia dove ad anticipare la procession­e, alle 15 presso la piazzetta antistante la chiesa di Sant’Antonio a Capolaterr­a, si terrà la drammatizz­azione "Pianto della Madonna" di Jacopone da Todi, a cura del Gad Anna e Alberto Ferrari. La procession­e partirà alle 21 dal piazzale moduli abitativi e sfilerà lungo il percorso delle mura cittadine, dove saranno presenti alcuni quadri viventi della Passione. La tradizione rivive anche a Monteleone di Spoleto, dove la procession­e sarà aperta alle 20.30 dalla messa celebrata nella chiesa di San Giovanni, vicino alla porta del borgo. Il caratteris­tico corteo, che si snoda per il centro storico fino ad arrivare al parco della Croce, è incentrato sul cammino del Golgota, con le Pie Donne, interpreta­te da tre ragazze vestite di nero e con il viso coperto, che seguono la statua del Cristo morto. ◀

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