La passione di Cristo tra riti e processioni
▶ CASCIA
Si avvicina la Pasqua e la Valnerina è pronta per onorarla con celebrazioni accompagnate da millenarie tradizioni, come le processioni del Venerdì Santo attraverso le quali le comunità rievocano la Passione di Cristo. Rivivrà domani l'antico rito molto sentito e amato anche dai turisti, che ogni anno trasforma i borghi in teatri a cielo aperto, pervasi da un'atmosfera di profonda fede, per un'esperienza unica e indimenticabile. Una tradizione che affonda le sue radici nel medioevo a Cascia, dove la processione è organizzata dalla Confraternita della Buona Morte fin dal 1300 e continua a richiamare molti fedeli e turisti. La processione parte alle 21 dalla basilica di Santa Rita, per scendere verso la chiesa di Santa Maria, attraversare piazza Garibaldi e piazza San Francesco per risalire infine alla basilica dove verrà impartita la benedizione. La sfila- ta, eseguita da ogni figurante a piedi nudi, si apre con la prima delle stazioni della Via Crucis, dipinte su appositi stendardi, le quali si drammatizzano in una sacra rappresentazione grazie alla presenza di uomini e donne casciane e non solo. Lo stendardo è seguito da varie figure, quattro soldati romani che proteggono la bara di Gesù, la statua della Madonna vestita di nero con le sette spade e la reliquia. Seguono poi, i Penitenzieri, le figure più mistiche del corteo, rigorosamente incappucciati nel loro abito nero, il quale strisciare impetuoso delle catene legate ai piedi nudi, è l'unico squarcio sonoro di questa notte carica di misteri. Dietro di loro la bara del Cristo morto, trasportata a spalla, che chiude la lunga fila. Tutto accompagnato dai cantori e le Marie, con il loro grido lamentoso ma anche dalla banda che suonerà solenni marce funebri. Il rito, grazie al comitato, si ripete anche a Norcia dove ad anticipare la processione, alle 15 presso la piazzetta antistante la chiesa di Sant’Antonio a Capolaterra, si terrà la drammatizzazione "Pianto della Madonna" di Jacopone da Todi, a cura del Gad Anna e Alberto Ferrari. La processione partirà alle 21 dal piazzale moduli abitativi e sfilerà lungo il percorso delle mura cittadine, dove saranno presenti alcuni quadri viventi della Passione. La tradizione rivive anche a Monteleone di Spoleto, dove la processione sarà aperta alle 20.30 dalla messa celebrata nella chiesa di San Giovanni, vicino alla porta del borgo. Il caratteristico corteo, che si snoda per il centro storico fino ad arrivare al parco della Croce, è incentrato sul cammino del Golgota, con le Pie Donne, interpretate da tre ragazze vestite di nero e con il viso coperto, che seguono la statua del Cristo morto. ◀