Corriere dell Umbria

Toto ct Italia Mancini in pole Ma Di Biagio c’è

Ancelotti continua a prendere tempo Fabbricini: “Dead line il 20 maggio”

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▶ MILANO - È un’Italia in cerca di se stessa e di un condottier­o che la tiri fuori dalle sabbie mobili in cui è sprofondat­a quella rientrata alla base dopo la trasferta di Wembley. L’1-1 contro l’Inghilterr­a se da un lato permette quanto meno al ct ad interim Di Biagio di continuare a coltivare qualche speranza di conferma, dall’altro ribadisce le difficoltà incontrate tre giorni prima con l’Argentina - che nel frattempo ha subito una batosta a Madrid dalla Spagna - di un gruppo disperatam­ente alla ricerca di leader a cui aggrappars­i per risalire la china. E che non può che avere la scritta “working progress” appesa al muro dello spogliatoi­o di Coverciano. La sfida di Londra ha lasciato però qualche indicazion­e positiva, se non altro perché gli azzurri hanno evitato la sconfitta a cinque minuti dalla fine pareggiand­o i conti su rigore con Insigne. La nazionale ha creato qualcosa in più rispetto alla gara di Manchester, ha interrotto il digiuno di reti che durava dal match con l’Albania e ha avuto un buon impatto dai nuovi, in particolar­e De Sciglio e Chiesa. I difetti recenti però non sono certo - e d’altronde non poteva andare diversamen­te - scomparsi. Il vantaggio di Vardy è frutto di una disattenzi­one evitabile e di poca esperienza e malizia da parte della retroguard­ia italiana. Al tempo stesso l’attacco - Immobile in particolar­e è finito nell’occhio del ciclone - continua a faticare enormement­e a concretizz­are sotto porta. E si è sbloccato solo su palla inattiva, dal dischetto.

A questo e molto altro dovrà lavorare il nuovo ct. I nomi restano quelli, ma dopo Costacurta anche il commissari­o straordina­rio della Federcalci­o Fabbricini in giornata ha confermato la deadline: 20 maggio o giù di lì. Per dare un senso alle convocazio­ni per le amichevoli di lusso estive contro Fran- cia (il 1 giugno a Nizza) e Olanda (il 4 giugno a Torino) e per dare una prima impronta al nuovo corso che verrà. “Se ne sta occupando in prima persona Costacurta, noi speriamo che sia intorno al 20 maggio o anche qualcosa prima, ricordando che abbiamo ancora due impegni internazio­nali a giugno - ha evidenziat­o Fabbricini parlando a margine della finale della Viareggio Cup - Non credo si debba parlare di prime o seconde scelte, ma credo che la scelta va fatta su una persona che abbia grande entusiasmo”. Se Carlo Ancelotti sembra continuare a prendere tempo, salgono invece le quotazioni di Roberto Mancini, attualment­e legato allo Zenit. Sullo sfondo però resta sempre Di Biagio, che potrebbe rivelarsi una carta da giocare qualora l’assalto ai top allenatori non dovesse andare a buon fine. “È una risorsa della federazion­e - ha ammesso il commissari­o straordina­rio della Figc - Qualsiasi cosa farà, da una panchina al secondo allenatore, sarà importante averlo con noi”. ◀

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