Corriere dell Umbria

Panta Rei Blues a Gubbio Una ballata contempora­nea

- Di Claudio Bianconi

▶ GUBBIO - Più voci per una sola ballad contempora­nea. Le forze vive della città impegnate nella musica e nell'arte convergono su un progetto che declina un linguaggio condiviso e che in anni di storia dalla sua nascita non ha ancora terminato di apportare un'onda calda e coinvolgen­te, quel mood che lo contraddis­tingue e che ne delimita anche diversi aspetti sociali. Questa musica è il blues nella sua valenza infinita di significaz­ioni e che in questo caso circoscriv­e e include in una progettual­ità ampia gran parte della comunità eugubina, quella che non si riconosce solo nella Corsa dei Ceri e nei colori rossoblù, ma che guarda oltre sino a reinventar­e il linguaggio del blues per aprirsi all'esterno e dialogare con artisti di caratura nazionale e internazio­nale.

Si intitola Panta Rei Blues, a significar­e proprio quell'onda che fluisce e che non finisce mai di trasformar­si, non è un festival, non è una rassegna ma il primo atto di un progetto che si sostanzia una serie di appuntamen­ti in cui le arti, non solo la musica quindi, diverranno protagonis­te assolute: dalla pittura, alla fotografia, dalla scultura all'illustrazi­one, sino al teatro e anche al coinvolgim­ento di chi soffre di disagi psichici in collaboraz­ione con il Centro di salute mentale della responsabi­le Deanna Armellini. "Un fatto importante - afferma - in un momento in cui l'intolleran­za e varie forme di razzismi stanno prendendo il sopravvent­o. Come nel blues, noi neri in uno stato di minorità, ma artisti perfettame­nte all'altezza del nostro ruolo, conquister­emo le scene dei bianchi. E per questo ringrazio questa città e gli organizzat­ori di questa iniziativa". Eccoli: Luca Berettoni che parla della necessità di stabilire attraverso il blues un codice di relazione delle varie "anime" della città, il di- rettore artistico Maurizio Pugno che ha lavorato "su un asse diagonale che mettesse in relazione gli eugubini con il mondo", la pittrice Giorgia Gigì rimasta sorpresa dalle adesioni importanti e dalle piacevoli sorprese che le hanno riservato i vari artisti che parteciper­anno agli eventi, tra cui Ciro Palumbo, Cristina Arrigoni, Saturno Buttò, Massimo Scognamigl­io, Adele Ceraudo, Bruno Melappioni, Stefano Cannelli, Paolo Tosti. "Tutti gli artisti - sottolinea Giorgia Gigì - metteranno in vendita le loro opere e devolveran­no il 20 per cento degli incassi per i progetti del teatro".

Dunque per una settimana (dal 9 al 15 aprile) a cominciare dalle ore 18, la città di Gubbio si animerà di mostre, concerti, performanc­e teatrali, jam session, degustazio­ni di prelibatez­ze culinarie con un'alternanza di ingressi gratuiti e ingressi a pagamento.

Lunedì 9 aprile si comincerà con l'arte e il vernissage "Il Blues negli occhi" a cura di Giorgia Gigì; martedì sarà la volta del teatro mentre mercoledì sarà musica con un omaggio al Delta del Mississipp­i con la Raffo Blues Band. Giovedì ancora teatro poi il testimone pas- serà ad uno dei migliori talenti italiani del blues: Ste Barigazzi; seguiranno Francesco Piu con l'ospite Nanni Groove. Venerdì serata di soul blues con Linda Valori e (curriculum che intreccia anche il festival di Sanremo) con la Maurizio Pugno band per l'anticipazi­one di parte dell'album che lo stesso Pugno ha scritto per lei. Sabato a cura di Gionni Grasso e Maurizio Pugno la rilettura in chiave blues di alcuni tra i più illustri rappresent­anti del cantautora­to italiano. Domenica festa dedicata all'armonica con Martin Gumbo & Harmonica Friends. Alle 21 appuntamen­to con Lune Storte progetto del laboratori­o coordinato da Claudia Fofi e realizzato dal centro diurno "Il Passo di Ulisse" con la partecipaz­ione di Jacopo Fo. Ogni sera jam session a partire dalle 23,45 al "Mailedirò". Il Comune patrocina l'iniziativa e sindaco Stirati e assessore alla cultura Augusto Ancillotti sono stati molto chiari: "Il Comune rimane sullo sfondo, ma il merito di questa amministra­zione è di dare spazio e chi le cose le sa fare". ◀

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