Panta Rei Blues a Gubbio Una ballata contemporanea
▶ GUBBIO - Più voci per una sola ballad contemporanea. Le forze vive della città impegnate nella musica e nell'arte convergono su un progetto che declina un linguaggio condiviso e che in anni di storia dalla sua nascita non ha ancora terminato di apportare un'onda calda e coinvolgente, quel mood che lo contraddistingue e che ne delimita anche diversi aspetti sociali. Questa musica è il blues nella sua valenza infinita di significazioni e che in questo caso circoscrive e include in una progettualità ampia gran parte della comunità eugubina, quella che non si riconosce solo nella Corsa dei Ceri e nei colori rossoblù, ma che guarda oltre sino a reinventare il linguaggio del blues per aprirsi all'esterno e dialogare con artisti di caratura nazionale e internazionale.
Si intitola Panta Rei Blues, a significare proprio quell'onda che fluisce e che non finisce mai di trasformarsi, non è un festival, non è una rassegna ma il primo atto di un progetto che si sostanzia una serie di appuntamenti in cui le arti, non solo la musica quindi, diverranno protagoniste assolute: dalla pittura, alla fotografia, dalla scultura all'illustrazione, sino al teatro e anche al coinvolgimento di chi soffre di disagi psichici in collaborazione con il Centro di salute mentale della responsabile Deanna Armellini. "Un fatto importante - afferma - in un momento in cui l'intolleranza e varie forme di razzismi stanno prendendo il sopravvento. Come nel blues, noi neri in uno stato di minorità, ma artisti perfettamente all'altezza del nostro ruolo, conquisteremo le scene dei bianchi. E per questo ringrazio questa città e gli organizzatori di questa iniziativa". Eccoli: Luca Berettoni che parla della necessità di stabilire attraverso il blues un codice di relazione delle varie "anime" della città, il di- rettore artistico Maurizio Pugno che ha lavorato "su un asse diagonale che mettesse in relazione gli eugubini con il mondo", la pittrice Giorgia Gigì rimasta sorpresa dalle adesioni importanti e dalle piacevoli sorprese che le hanno riservato i vari artisti che parteciperanno agli eventi, tra cui Ciro Palumbo, Cristina Arrigoni, Saturno Buttò, Massimo Scognamiglio, Adele Ceraudo, Bruno Melappioni, Stefano Cannelli, Paolo Tosti. "Tutti gli artisti - sottolinea Giorgia Gigì - metteranno in vendita le loro opere e devolveranno il 20 per cento degli incassi per i progetti del teatro".
Dunque per una settimana (dal 9 al 15 aprile) a cominciare dalle ore 18, la città di Gubbio si animerà di mostre, concerti, performance teatrali, jam session, degustazioni di prelibatezze culinarie con un'alternanza di ingressi gratuiti e ingressi a pagamento.
Lunedì 9 aprile si comincerà con l'arte e il vernissage "Il Blues negli occhi" a cura di Giorgia Gigì; martedì sarà la volta del teatro mentre mercoledì sarà musica con un omaggio al Delta del Mississippi con la Raffo Blues Band. Giovedì ancora teatro poi il testimone pas- serà ad uno dei migliori talenti italiani del blues: Ste Barigazzi; seguiranno Francesco Piu con l'ospite Nanni Groove. Venerdì serata di soul blues con Linda Valori e (curriculum che intreccia anche il festival di Sanremo) con la Maurizio Pugno band per l'anticipazione di parte dell'album che lo stesso Pugno ha scritto per lei. Sabato a cura di Gionni Grasso e Maurizio Pugno la rilettura in chiave blues di alcuni tra i più illustri rappresentanti del cantautorato italiano. Domenica festa dedicata all'armonica con Martin Gumbo & Harmonica Friends. Alle 21 appuntamento con Lune Storte progetto del laboratorio coordinato da Claudia Fofi e realizzato dal centro diurno "Il Passo di Ulisse" con la partecipazione di Jacopo Fo. Ogni sera jam session a partire dalle 23,45 al "Mailedirò". Il Comune patrocina l'iniziativa e sindaco Stirati e assessore alla cultura Augusto Ancillotti sono stati molto chiari: "Il Comune rimane sullo sfondo, ma il merito di questa amministrazione è di dare spazio e chi le cose le sa fare". ◀