Corriere dell Umbria

Il governo dei vincitori c’è se tutti e due si sacrifican­o

Per gran parte dei conduttori di talk show e direttori di tg da noi consultati l’accordo M5s-centrodest­ra si farà, ma solo con un passo indietro dei leader

- Di Marco Castoro

▶ In attesa che le faccia il presidente Mattarella ci abbiamo pensato noi ad avviare le consultazi­oni tra i conduttori di talk e tiggì per scoprire quali scenari si debbano ipotizzare nel lungometra­ggio politico dal titolo "Una poltrona per due". Di Maio o Salvini, chi la spunterà? Riuscirann­o a governare?

NICOLA PORRO (MATRIX)

"Mi sono fatto l'idea che il governo verrà fatto. Troppo forte l'attrazione per Cinque Stelle e Lega. Verrà fatto con un premier diverso dai due per spinta di Mattarella. Il nome? Ancora non esiste una candidatur­a, tuttavia occorre che anche Di Maio faccia il passo indietro come ha già fatto Salvini".

ANNALISA BRUCHI (TABLOID)

"In questa fase è impossibil­e scommetter­e. La situazione è abbastanza complicata perché Salvini ha già fatto il passo indietro e Di Maio ancora no, anche se penso che alla fine potrebbe farlo. Io vedo leggerment­e favorita l'ipotesi di un governo di centrodest­ra con un appoggio esterno, con però un premier diverso da Salvini. Tuttavia se Di Maio farà il passo indietro potrebbe nascere un governo con centrodest­ra e cinque stelle, ma con una figura di garanzia come premier".

CORRADO FORMIGLI (PIAZZA PULITA)

"L'ipotesi più probabile consiste in un accordo tra Salvini e Di Maio. Senza però un passo di lato di Di Maio la trattativa si fa complicata. Molto difficile secondo me un accordo con il Pd perché il partito è diviso e non ha una leadership forte. Mi sento di escludere che si vada al voto prima di un anno e mezzo. Cinquestel­le e Lega costituire­bbero un governo non solo per riscrivere la legge elettorale ma soprattutt­o per fare quelle cose che ne rafforzere­bbero la posizione nei confronti del proprio elettorato, tipo la modifica della Legge Fornero e qualche provvedime­nto anticasta e sui vitalizi. Pertanto, la soluzione più logica mi sembra quella di un governo politico Di Maio-Salvini con il ruolo di Forza Italia ancora da capire. Il premier? C'è un Quirinale con un presidente che ha un ruolo e penso che sarà lui a individuar­e la persona giusta, un terzo uomo che metta d'accordo i due contendent­i".

PAOLO DEL DEBBIO (QUINTA COLONNA)

"Di Maio e Salvini hanno una grande voglia tutti e due. Solo che la voglia aiuta ma non risolve. Nessuno dei due vuole rimanere a bocca asciutta. Se troveranno un accordo? Io penso che il Parlamento non lo voglia sciogliere né Mattarella né nessuno dei nuovi eletti, pertanto credo che alla fine queste tre cose siano sicure. Tutto il resto è noia (e non ho detto gioia). Il passo indietro? Salvini ha dimostrato di farlo, Di Maio non può arroccarsi come un bambino. È vero che sui social c'è la base che è insorta per l'elezione della Casellati, tut- tavia penso che questa base vada pure educata anche perché non credo che i cinquestel­le arriverann­o mai al 50%".

MYRTA MERLINO (L'ARIA CHE TIRA)

"È difficile ipotizzare una soluzione. In questi giorni all'Aria che tira ci siamo esercitati. Prima con una poltrona in studio, poi con il tango, altro film che tiene contro dei passi in avanti, indietro o a due. L'altra mattina c'era la motociclet­ta 10 hp con il motivetto Non dire no di Lucio Battisti. Coreografi­a a parte penso che per Salvini la grande partita sia quella di accreditar­si come il leader della coalizione perché come capo della Lega resta sempre secondo rispetto a Di Maio. Deve avere la pazienza di aspettare un giro. Mentre Di Maio ha bisogno come il pane di andare a governare, altrimenti come fa a mantenere la leadership nei confronti di due presenze ingombrant­i e di carisma come Grillo e Di Battista? La possibile quadra potrebbe essere questa: Di Maio a Palazzo Chigi, Salvini che eredita il centrodest­ra, in attesa del prossimo giro in cui andrà al ballottagg­io contro i cinquestel­le. Un governo con qualche ministro importante concesso a Forza Italia e un ruolo per coinvolger­e anche Berlusconi. Salvini potrebbe prendersi il Viminale per lasciare un'impronta del suo operato. In fondo gli basterebbe seguire la scia di Minniti che ha già fatto tante cose. Mi sembra questo uno schema di gioco buono, mentre un governo del presidente è molto più complicato".

MARIA LATELLA (L'INTERVISTA

DI SKYTG24)

"Se fossimo come eravamo qualche anno fa molto legati a quello che dice dell'Italia The Economist dovremmo dire che il presidente del consiglio lo farà Luigi Di Maio, perché questa settimana tra le righe si lascia intraveder­e che questa ipotesi non spaventi né il settimanal­e britannico né tutto il mondo che gli sta accanto. Tuttavia, siccome tutto cambia rapidament­e e non è detto che The Economist ci azzecchi come ci azzeccava dieci anni fa, in questo momento mi sentirei di dire che alla fine davvero tra Salvini e Di Maio si troverà la quadra e ci si accorderà su un nome terzo che sceglierà Mattarella, sul quale mi pare scontato che ci sia la fiducia convergent­e di tutti".

CLEMENTE MIMUN

(TG5)

Escono dal coro due direttori di tiggì molto seguiti.

"Penso che sia necessario trovare soluzione chiare - sottolinea Clemente Mimun (Tg5) - A naso dico che a un compromess­o al ribasso che porti a una cosa inconclude­nte preferisco tornare al voto e dare di nuovo la parola al popolo".

ENRICO MENTANA

(TG LA7)

Ancora più lapidario Enrico Mentana (Tg La7): "Ma che ne so come finisce? Noi dobbiamo raccontare i fatti non prevederli. Io i pronostici non li faccio mai, né sul calcio né sulla politica". ◀

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 ??  ?? DEL DEBBIO: “Di sicuro c’è che il Parlamento non lo vuole sciogliere nessuno”
DEL DEBBIO: “Di sicuro c’è che il Parlamento non lo vuole sciogliere nessuno”
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PORRO “Il governo verrà fatto, ma con un premier diverso da quei due”
 ??  ?? FORMIGLI: “Un terzo uomo scelto dal Quirinale che metterà tutti d’accordo”
FORMIGLI: “Un terzo uomo scelto dal Quirinale che metterà tutti d’accordo”
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MENTANA: “Io i pronostici non li faccio mai, né sul calcio né sulla politica”
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MIMUN: “Preferisco tornare al voto e ridare la parola al popolo”
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BRUCHI: “E’ favorito il centrodest­ra, ma alla guida non ci andrà Salvini”
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MERLINO: “Di Maio a palazzo Chigi e Salvini alla guida del centrodest­ra”
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LATELLA: “Alla fine si accorderan­no su un nome terzo”

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