L’allarme siccità per l’agricoltura ormai non c’è più
▶ FOLIGNO
Rientrato l’allarme siccità per gli oltre 3.300 agricoltori dei territori di Foligno, Spoleto e Trevi che - grazie alle copiose piogge e alla neve degli ultimi due mesi - potranno contare sulla regolare disponibilità di acqua. La rassicurazione arriva dal Consorizio della Bonificazione Umbra. La valle di Spoleto, con una superfice catastale di oltre 1500 ettari, potrà utilizzare appieno il serbatoio della diga di Arezzo, che ad oggi è alla quota massima di invaso di 405,5 metri sul livello del mare (100%). Lo scorso anno - ricordano dal Consorzio - la stagione irrigua è stata portata a termine con un invaso iniziale pari a 402,79 metri sul livello del mare (75% circa) e con 3.480.000 metri cubi di acqua, circa un milione di metri cubi di acqua in meno rispetto a quelli disponibili oggi. Un’altra importante novità è che un’ampia zona dell’impianto presente nella Valle Spoletana è stata dotata, in via sperimentale, di idrocontatori con l'utilizzo dei quali c'è piena autonomia dei coltiva- tori di irrigare nelle fasce orare scelte sempre nel rispetto della quantità di acqua assegnata dall'Ente e con la sola limitazione di divieto di attingimento nell' orario dalle 20.00 alle 6.00 per consentire il riempimento della vasca di compenso. Il quantitativo di acqua assegnato in questo caso è di 3000 metri cubi per ettaro per le superfici dichiarate irrigue. Anche gli agricoltori della piana di Trevi e Montefalco avranno a disposizione acqua a sufficienza, in quanto la portata delle fonti di approvvigionamento - il fiume Clitunno - è ad un ottimo livello. In questa parte di impianto l'acqua viene addotta prima ad un serbatoio di compenso e successivamente distribuita in rete. L’impianto in questione investe una superficie catastale di oltre 750 ettari ed interessa circa 530 utenti. Lo stesso si può affermare per il Comune di Foligno, che interessa attualmente una superficie catastale di circa 900 ettari che complessivamente comprende 700 proprietà servite. Qui l'acqua viene derivata dal fiume Topino e l'irrigazione avviene tramite sollevamento dell'acqua. “Il Consorzio aprirà i rubinetti nei primissimi giorni di maggio - conferma il direttore Candia Marcucci - la stagione irrigua potrà contare su risorsa abbondante ma l’invito che rivolgiamo a tutti gli utenti è comunque quello di usare l'acqua con responsabilità e oculatezza”. Il presidente del Consorzio Giuliano Nalli evidenzia che l’obiettivo dell'Ente resta comunque quello di progettare e reperire i finanziamenti necessari per ammodernare e rendere gli impianti gestiti sempre più efficienti e compatibili con un utilizzo attento e responsabile dell'acqua irrigua. ◀