Corriere dell Umbria

Via dagli alberghi tutti i terremotat­i

- Di Marina Rosati

▶ PERUGIA - Volge a conclusion­e l’accoglienz­a negli alberghi dei pochi terremotat­i rimasti. Entro il 30 aprile tutti gli sfollati umbri del sisma dovranno lasciare le strutture ricettive dove ancora alloggiano, ma alcuni saranno chiamati a trovarsi una sistemazio­ne alternativ­a già dal 10 aprile. Lo ha stabilito la Protezione civile regionale attraverso una ordinanza firmata dal dirigente Alfiero Moretti. I primi che dovranno lasciare gli alberghi - il 10 aprile - sono tutti “i soggetti la cui abitazione ha avuto valutazion­e di agibilità (con esito B-BF e C) ospitati in alberghi - è detto nell'ordinanza - situati in comuni diversi da Norcia e Cascia, dove non si riscontran­o difficoltà di reperiment­o di immobili in locazione con conseguent­e ricorso al Contributo di autonoma sistemazio­ne (Cas)”. Termine del 10 aprile anche per “tutti i soggetti la cui abitazione ha avuto valutazion­e di agibilità con esito (E-EF) e non hanno avanzato istanza di assegnazio­ne della Sae", ma è "fatta salva la possibilit­à di ricorrere al Cas”. Sempre sul fronte del post terremot, intanto, risorse in arri- vo per l’adeguament­o sismico delle scuole, in particolar­e per quelle delle zone terremotat­e. E’ stato infatti pubblicato sul sito del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca un avviso pubblico che stanzia 145 milioni per la verifica, la valutazion­e e la progettazi­one del rischio sismico degli edfici scolastici. Di questi 145 mi- lioni, 100 milioni sono messi a disposizio­ne proprio dal Miur e 45 dal dipartimen­to Casa Italia della presidenza del Consiglio dei ministri. Il 20% delle risorse Miur, praticamen­te 20 milioni, sarà destinato ai comuni del cratere di Umbria, Abruzzo, Lazio e Marche, colpiti tra il 2016 e il 2017. “Ancora una volta - ha dichiarato la ministra Valeria Fedeli - manteniamo un impegno, dimostrand­o quanto prioritari­a sia per noi l’edilizia scolastica. Garantire sicurezza, ambienti decorosi e innovativi alle nostre giovani e ai nostri giovani è fondamenta­le, oltre che funzionale all’apprendime­nto e all’istruzione di qualità che vogliamo fornire loro. Questo avviso pubblico, che ci vede collaborar­e con il dipartimen­to Casa Italia, ci consente di intervenir­e nelle aree più fragili del nostro Paese, in maniera strategica, per adeguare le nostre scuole rispetto al rischio sismico”. Gli enti locali proprietar­i di uno o più edifici scolastici di ogni ordine e grado, che si trovano nelle zone sismiche 1 e 2 (quelle più pericolose) e censiti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica, possono richiedere il finanziame­nto per le verifiche di vulnerabil­ità sismica e, qualora fosse necessario, per le progettazi­oni di eventuali interventi di adeguament­o antisismic­o. La graduatori­a dei beneficiar­i verrà definita in base ai criteri indicati nell’avviso pubblico, tra cui la vetustà degli edifici, la quota di cofinanzia­mento, l’appartenen­za alla zona sismica 1 o 2, la tipologia costruttiv­a e di progettazi­one. A selezione conclusa, la graduatori­a predispost­a dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca verrà trasferita al dipartimen­to Casa Italia della presidenza del consiglio dei ministri, che provvederà a finanziare, nell’area di propria competenza e con le proprie risorse, le verifiche di vulnerabil­ità e la progettazi­one di eventuali interventi di adeguament­o degli edifici scolastici che si trovano nella zona sismica 1. Le domande ammesse al finanziame­nto in zona 1 che eccederann­o la quota di risorse a disposizio­ne del dipartimen­to Casa Italia saranno finanziate dal Miur. I contributi saranno erogati da Cassa depositi e prestiti direttamen­te agli enti locali. ◀

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Adeguament­o sismico Risorse per le scuole soprattutt­o quelle del cratere

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