Toh, spunta la tassa di soggiorno
▶ CITTA’ DI CASTELLO - Il bilancio annuale è stato approvato, come pure quello pluriennale. Questo strumento segna alcune novità, la più importante che balza all’occhio è che dal 2019 verrà applicata la tassa di soggiorno. Il Comune spera di ricavare qualcosa come 150mila euro, già c’è la disputata di come verranno o dovranno essere spesi. Molti spingono per utilizzare queste risorse per dare ulteriore impulso al comparto turistico e alla relativa promozione della città, al fine di far arrivare ulteriori “masse” di visitatori. Ma la vera svolta in questo comparto lo potrà offrire sola la riapertura dell’hotel collegato alle Terme di Fontecchio dove è in corso una profonda ristrutturazione. Detto questo e confermato anche che i dividendi di Sogepu verranno spesi per aiutare i più poveri e con interventi mirati nel sociale, c’è da dire che c’è la volontà di andare a una profonda ristrutturazione di molte sciole cittadine, con progetti che valgono qualcosa come 5 milioni di euro e che il 2018 segnerà l’aper- tura, finalmente, della nuova biblioteca cittadina, visto che sono state già previste le spese di gestione. E allora con i 15 voti favorevoli della maggio- ranza di Centrosinistra (Pd, Psi, La Sinistra) e i sette voti contrari della minoranza (Lega Nord, M5s, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Tiferno Insie- me e Castello Cambia), il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione finanziaria 2018-2020. Con la stessa espressione di voto, l’assem- blea ha approvato anche la verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie, le aliquo- te e le detrazioni per l’anno 2018 della Tasi, il piano economico finanziario della Tari per il triennio 2018-2020 e la relativa articolazione tariffaria. Il vice sindaco con delega in materia Michele Bettarelli ha parlato di un bilancio in sicurezza, nonostante i tagli ai trasferimenti statali ammontino a quasi 8 milioni negli ultimi sette anni. “Conserviamo una capacità di spesa notevole sui 37milioni che compongono la manovra economica del 2018”, ha chiarito l’assessore, che ha richiamato l’attenzione sul dato dell’invarianza tributaria, con l’unico ritocco riguardante il taglio del 5 per cento della Tari, calata negli ultimi tre anni del 16 per cento e un Irpef con fasce progressive tra le più favorevoli nella regione. "Oggi - ha detto Bettarelli - a Città di Castello la Tari è tra le più basse in Umbria, considerando che, su un'utenza domestica media con un' abitazione di 100 metri quadrati, nel 2018 a Orvieto si paga il 25 per cento in più, a Bastia l’11 per cento in più, a Perugia il 44 per cento in più e a Umbertide il 27 per cento in più”. ◀