Corriere dell Umbria

I cinghiali s’avvicinano al centro e si accasano a parco Ranghiasci

Terra scavata, tracce e impronte confermano la loro presenza Intanto i vandali si scatenato e danneggian­o le strutture dei villini

- Di Benedetta Pierotti

▶ GUBBIO - “I cinghiali, ci sono i cinghiali”. Con questa preoccupaz­ione, prontament­e segnalata da parte di abitudinar­i frequentat­ori di parco Ranghiasci Brancaleon­i, l’area del parco sta divenendo invivibile. In effetti, salendo stradone dopo stradone i viali dell’immenso parco cittadino, si possono notare in molti punti i tipici segni lasciati da animali selvatici, probabilme­nte forse proprio cinghiali o simili. Terra esposta e scavata, tracce e impronte, arbusti esposti. La preoccupaz­ione va in una duplice direzione, se si trattasse realmente di ungulati: primariame­nte alla bellezza del parco, che a lungo andare potrebbe risentire dell’opera usurante di questi grossi animali, d’altra parte alla pericolosi­tà degli stessi che potrebbero “caricare” chiunque si trovi nelle vicinanze, qualora si sentissero minacciati. È noto che si tratta di animali selvatici dal comportame­nto imprevedib­i- le. Ecco quindi l’allarmata segnalazio­ne della cittadinan­za. Aree prese d’assalto da scavi e dissotterr­amenti dai cinghiali alla continua ricerca di cibo e acqua, si trovano a ridosso del villino Ranghiasci e poco più su nei dintorni della Torre di San Luca. Si tratta di animali che vagano soprattutt­o di notte, per cui il pericolo potrebbe essere relativo. Essendo però alla continua ricerca di acqua, nulla toglie che potrebbero scendere anche più a valle. Alcuni citta- dini alcune settimane fa avevano notato e segnalato la loro presenza anche lungo gli stradoni che portano a Sant’Ubaldo sul monte Ingino, in mezzo alla boscaglia Il parco versa in condizioni preoccupan­ti anche per altri moti- vi: le staccionat­e in diversi punti stanno cedendo sotto il peso della terra che lentamente sta franando, sotto la pressione delle intemperie; i canali di scolo realizzati a terra per convogliar­e le acque piovane sono inutilizza­bili e com- pletamente pieni di terra, molte piante hanno radici esposte con il rischio che possano cadere. Anche alcune lampade a terra sono state distrutte.

I vandali Ancora atti vandalici a parco Ranghiasci Brancaleon­i, in particolar­e alle strutture dei villini presenti all’interno del bellissimo giardino urbano, racchiuso tra le mura cittadine. Proprio il primo piccolo villino, a pochi metri dal tempietto, nel parco dei pesci, è stato di nuovo preso di mira da atti di gratuita violenza. Le finestre si presentano distrutte, con vetri sparsi ovunque, all’interno e all’esterno. Un danno erariale, senza contare la pericolosi­tà per chi si avvicini, persone e animali, alla struttura e che, ignaro, possa venire ferito dai vetri affilati sparsi qua e là. Solo pochi mesi fa in effetti lo stesso villino era stato preso di mira da ignoti e si presentava con porta e finestre forzate, all’interno rifiuti ovunque, escrementi a terra e sulle pareti, arredi rotti. ◀

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Sos Vandali e cinghiali mettono a dura prova parco Ranghiasci

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