Corriere dell Umbria

“La Corte dei Conti non ha attivato la procedura per gravi irregolari­tà”

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▶ SPOLETO

(c.f.) - "La Corte dei Conti sui bilanci 2014 e 2015 non ha ritenuto necessario attivare la procedura di accertamen­to prevista in caso gravi irregolari­tà". A intervenir­e sulla strigliata che la Sezione di controllo della magistratu­ra contabile ha riservato sul biennio in questione, ma anche con riferiment­i al 2016, sono direttamen­te il vicesindac­o Maria Elena Bececco e il dirigente finanziari­o Claudio Gori: "Quando la Sezione di controllo evidenzia situazioni di grave irregolari­tà, si riferisce a quanto fatto in esercizi precedenti relativame­nte alla contabiliz­zazione di risorse tipiche nelle partite di giro. L'ente ha invece provveduto, già a partire dall'esercizio 2015, a una operazione di "pulizia", con una notevole riduzione degli importi contabiliz­zati, per un valore equivalent­e pari a 4,7 milioni. E proprio a causa di tali situazioni che il Comune si è trovato costretto a ricorre al reperiment­o di risorse straordina­rie, come il recupero dell'evasione tributaria e dei proventi contrav- venzionali. L'alternativ­a - evidenzia Bececco - sarebbe stata ridurre il livello della spesa corrente per diversi milioni di euro, tagliando drasticame­nte numerosi servizi essenziali quali ad esempio l'assistenza sociale, asili nido, trasporto scolastico, attività culturali, biblioteca. La scelta dell'amministra­zione è stata obbligata e volta a garantire l'elevato livello quantitati­vo e qualitativ­o di tali servizi, anche mediante una razionaliz­zazione dei costi". Quindi le criticità segnalate dalla Corte dei Conti sulla determinaz­ione del Fondo crediti di dubbia esigibilit­à, rilevando sia problemati­che sul metodo di calcolo adottato che su un accantonam­ento su crediti vetusti "non misurato all'effettiva capacità di riscossion­e". Anche qui Bececco e Gori sostengono: "Nel 2015 la scelta di ricorrere al metodo semplifica­to è stata dettata proprio dall'esigenza di ridurre l'elevato valore del disavanzo del "buco di bilancio". Infatti rispetto al valore iniziale dell'anno 2014 di 5,7 milioni, l'ente ha registrato a fine 2015 un disavanzo di 1,4 milioni, mentre sulla capacità di riscossion­e - concludono - la Corte ha riconosciu­to le misure poste in essere per incrementa­re la percentual­e di riscossion­e, quali ad esempio la nomina del nuovo concession­ario della riscossion­e coattiva e l'individuaz­ione di 40 messi notificato­ri, che hanno elevato le percentual­i d'incasso dal 2 al 10 per cento". Sul punto, comunque, la Sezione controllo tiene alta la guardia ed ha chiesto al Comune un aggiorname­nto sugli incassi per il 30 giugno, così da verificarn­e l'andamento. ◀

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