Corriere dell Umbria

Sporcizia e degrado tra il verde

- Di Rosella Solfaroli

▶ SPOLETO - Se fosse un film, il titolo potrebbe essere, parafrasan­done un altro, “Storie di ordinario degrado”. Ma tanta e tale incuria segnalata solo in queste ultime ore - e che al momento è solo la punta dell'iceberg di episodi che si ripetono da sempre sul territorio spoletino come in tanti altri - è dovuta alla non curanza di chi è deputato a mantenere in ordine l'habitat sia urbano che verde della città, o “complici” sono anche tutti coloro che non si fanno scrupolo alcuno nel gettare immondizia ovunque o compiere atti vandalici contro quello che è un bene di tutti? Certo è che, in tal senso, le opinioni della gente sono delle più diverse e variegate. A denunciare, ad esempio, uno scempio che si ripete costante nel tempo è Roberta, che sulla pagina facebook deputata proprio a segnalare nefandezze come quelle che si stanno perpetrand­o lungo il torrente La Spina, tra Bazzano e San Giacomo, scrive: “Mi chiedevo a chi dovrei segnalare questo schifo? È da quando son nata che, a poche centinaia di metri da dove abito, accade questo. Possibile che nessuno riesca a risolvere?”. E quello che si vede in quelle foto, di civile ha davvero poco. Incivili che non hanno certamente remore a sporcare anche i “salotti buoni” della città. Come Villa Redenta, ad esempio, dove non solo vengono presi di mira i cestini dell'immondizia o i vari allestimen­ti in pietra, ma sparse anche qua a là, come denuncia Silvia, bottiglie, carta e chi più ne ha ne metta. “La storia si ripete - scrive - come già fatto lo scorso anno mi trovo a dover segnalare l'incuria di chi frequenta il parco. I ragazzi se ne sono appena andati e se ne sono ben guardati dal raccoglier­e la propria spazzatura. Incivili. Qui ci vuole un custode che vigili”. “Ma non si puliscono più i luoghi dove i nostri figli passano il tempo”, tuona Giam- piero per l’incuria che si vede da tempo al parco giochi di via Reggiani. Ma a lui risponde Graziano: “Se c'è immondizia per terra è perché qualcuno ce l'ha buttata - dice - sono d'accordo che ci sono persone che sarebbero preposte alla pulizia degli spazi pubblici, però si potrebbe anche prendere un sacchetto e raccoglier­e l'immondizia, magari insieme ai bambini. Sarebbe un gesto educativo e un esempio per i più piccoli”. E questa si chiama educazione al rispetto delle cose di tutti. Dalla città alle frazioni, il passo poi è breve. Già, perché anche le condizioni in cui versa il parco giochi di Baiano non sono certo delle migliori. “E' normale che un punto di ritrovo dove soprattutt­o l'estate si ritrovano a giocare bambini e ragazzi debba essere in uno stato simile? - si chiede Veronica - oltre al fatto estetico c'è soprattutt­o un problema di sicurezza. Ci sono muretti taglienti, acqua stagnante, pezzi di mattonelle in tutta l'area, e chiunque abiti a Baiano e dintorni se ha dei bambini che vengono in piazza sa di cosa parlo. A chi si deve far presente tutto questo?”. In primis, forse, per ogni singola situazione, bisognereb­be fare appello al senso di civiltà delle persone. ◀

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Incuria La sporcizia a Bazzano e, sopra, uno dei pericoli del parco di Baiano
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