Ast, troppo nichel e cromo nell’aria
▶ TERNI
Quattro acciaierie posizionate all’interno del tessuto urbano. Quattro acciaierie a confronto sull'impatto ambientale nelle rispettive città. Il risultato è che Terni è la città che risente di più delle emissioni prodotte dal suo polo siderurgico.
Le acciaierie messe a confronto sono: Cogne Acciai speciali spa di Aosta: l'Ast di Terni; e Acciaierie Beltrame spa e Acciaierie Valbruna di Vicenza. Lo studio è stato effettuato dall'Arpa dell'Umbria, dipartimento di Terni, dall' Arpa della Valle d'Aosta e da quella del Veneto.
E' Terni, secondo lo studio integrato delle tre Arpa, la città che risente di più dell'inquinamento prodotto dalla lavorazione siderurgica. Nel sito di massima ricaduta di Prisciano, si legge nella relazione finale, “il valore di nichel nel Pm10 (38 nanogrammi per metro cubo) è sensibilmente superiore al valore obiettivo di 20 ng/m3 previsto dalla legge”. La legge non prevede valori limite/ obiettivo per il cromo nel Pm10 ma Terni, come per il nichel, “è la città in cui l'influenza della fonte industriale risulta evidente”. La relazione individua anche i punti di maggiore criticità di Ast: “Le emissioni diffuse di polveri - si legge - possono derivare da diverse sorgenti: emissioni fuggitive dagli impianti di captazione degli inquinanti; emissioni derivanti da fenomeni di risospensione eolica di polveri presenti sulle superfici interne dello stabilimento (vie di transito, piazzali, tetti degli edifi-
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ci) e sui cumuli di stoccaggio di materiali polverulenti; emissioni derivanti dalla lavorazione (raffreddamento con acqua) della scoria calda; emissioni derivanti da operazioni di carico e scarico di materiali polverulenti. Nel caso di Terni - si sottolinea - le prin- cipali fonti di emissione diffusa sono state individuate nella fossa scorie e nel cumulo scorie”. Molti dunque i metalli nelle polveri. Confrontando però i valori medi di PM10 misurati nelle stesse tipologie di sito delle tre città “emerge chiaramente che l'inqui- namento da PM10 è più elevato nella città di Vicenza. La differenza è confermata dal numero di giornate di superamento della soglia giornaliera di PM10 nei siti di fondo urbano delle 3 città: 71 superamenti a Vicenza, 60 a Terni e 11 ad Aosta”. ◀