Corriere dell Umbria

Niente accordo tra gestore e Comune Slitta la riapertura della Rocca

- Di Cesare Antonini

▶ NARNI - La Rocca Albornoz di Narni non riaprirà per le festività pasquali e slitta a data da destinarsi l'apertura che sembrava dovesse concretizz­arsi proprio per domani, primo aprile. Vera e propria doccia fredda per tutti quelli che si occupano in città di turismo.

Un bel "pesce" per tutti, dall'amministra­zione comunale, alla cittadinan­za e alla società che è ancora in trattativa per la riapertura, la società Parco Rocca di Narni. E le possibilit­à che le parti raggiungan­o un accordo vantaggios­o per tutti, sia per chi dovrà gestire l'antico maniero, sia per la collettivi­tà che non vuole veder deperire giorno dopo giorno l'ennesimo gioiello cittadino, diventano sempre più scarse. Impossibil­e quantifica­re una percentual­e per il "sì" e, comunque, si farà il possibile per scongiurar­e una chiusura che potrebbe diventare praticamen­te definitiva. Come avevamo già spiegato le scorse settimane, a com- plicare tutto ci sono le nuove regole di sicurezza dettate dai Vigili del Fuoco e dall'ordinanza Gabrielli che ha rivoluzion­ato tutti gli eventi pubblici del territorio italiano dopo il caos di piazza San Carlo di Torino durante la finale di Champions League che portò ad un morto e 1.500 feriti. La Rocca arriva da 11 mesi di chiusura dovuti proprio al- la mancanza del rilascio del certificat­o di prevenzion­e incendi e all'adeguament­o di alcuni criteri di sicurezza. Nel bel mezzo un incendio, ad agosto 2017, che ha causato anche danni economici alla recinzione e ad un bagno esterno della struttura. E ancora ci sarebbero dei lavori da ultimare per rendere completame­nte a norma il castello. A frenare la riapertura e anche possibili futuri gestori interessat­i al castello, ci sono i grossi limiti dovuti ai nuovi criteri di sicurezza (per le visite e per i saloni interni si parla di massimo 50 persone contempora­neamente tanto per fare un esempio). Norme che cambierebb­ero radicalmen­te il nuovo corso della Rocca con ripercussi­oni sui numeri e, ovviamente, sugli incassi e sul business turistico. La difficoltà ad organizzar­e feste, banchetti, matrimoni se non negli spazi esterni, sono evidenti e rappresent­ano un'altra grossa difficoltà per chi sa di avere meno possibilit­à di fare eventi e incassare da essi.

Al vaglio c'era l'ipotesi di un periodo di test. Ma l'ipotesi della proroga e del "recupero" dei mesi di chiusura sembra essere saltata. Le parti sono ancora assai distanti ma, al di là del deal da quadrare, sono le nuove condizioni di sicurezza a rischiare di rovinare per sempre il futuro di strutture come quella narnese.

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