L’identità ora c’è Alla ricerca di intensità e velocità
▶ ▶lla
ricerca della giusta intensità confermando la nuova identità di squadra. Sandreani ha lavorato sodo tutta la settimana, ha cambiato modo e tipo di allenamenti (più brevi ma più “dinamici”) nel preciso intento di inculcare il giusto ritmo e la necessaria cattiveria agonistica. A Ravenna i rossoblù hanno tenuto bene il campo e hanno rischiato solo in rare occasioni, ma hanno sprecato energie in malo modo e hanno fatto difetto quanto ad aggressività e capacità di velocizzazione della manovra. Il risultato è stata un'organizzazione di gioco ordinata, ma spesso lenta e involuta che quasi mai ha verticalizzato verso la porta avversaria. La conseguenza è stata che al gol avversario è subentrata subita la paura di non farcela e la sfiducia che attanaglia la squadra da un po' di tempo ha fatto il resto. Da qui un insistito lavoro psicologico per restituire dignità e consapevolezza nei propri mezzi a un gruppo che non sarà eccelso ma nemmeno tale da rispecchiare l'attuale posizione di classifica. Quanto a identità di squadra, Sandreani a Ravenna ha varato il 3-5-2 e così si andrà avanti. C'è la volontà di dare certezze al gruppo affidandosi al modulo più congeniale alle caratteristiche dei singoli. Viste le assenze di Marchi e Dierna gioco forza cambieranno invece gli interpreti. Ciccone escluso al Benelli ha capito la lezione e oggi potrebbe partire con i titolari, Pedrelli è pronto a riprendersi la fascia sinistra, dietro Fontanesi è chiamato all'esordio assoluto. Per il resto tante conferme e pochi cambiamenti. L'ex capitano ha le idee chiare e le vuole portare avanti. Ora si attendono risposte precise anche dalla squadra che deve tornare a fare punti dimostrando di poter far gol anche senza il suo cannoniere principe (nella foto in alto Volpe e sopra Casiraghi). ◀