Addio amaro del Paiper: “Qui non siamo apprezzati”
▶ FOLIGNO
Fine del tira e molla con l'amministrazione comunale. Il Paiper Festival non si farà a Foligno ma in un altro Comune. L'associazione non adirà a vie legali ma l'evento abbandona la Città della Quintana non senza qualche rammarico nel constatare che il Comune “non ha accolto di buon grado il Paiper Festival", come tiene a sottolineare il patron, Carlo Delicati. Tutta la polemica era nata intorno alla mancata concessione di un contributo comunale più sostanzioso richiesto da Delicati al Co- mune per lo svolgimento di un festival che ha portato a Foligno, secondo gli organizzatori, 100mila presenze. Il rifiuto di concedere più soldi (il Comune ha previsto per il Paiper un contributo di 3mila euro) aveva indotto i vertici del Paiper a presentare un ricorso in via di autotutela, in cui si chiedeva al Comune di rivedere le erogazioni dei contributi alle varie associazioni. Ma ora si preferisce dare un taglio alle polemiche e anche alle minacciate azioni legali. “A nulla è servito portare a Foligno eventi musicali, culturali e artistici di grande spessore e completamente gratuiti - scrive Delicati - così come a nulla sono valsi gli sforzi di introdurre nella nostra città una manifestazione che non si incentrasse su bere e mangiare, cercando così di non sottrarre risorse alle attività di ristorazione del centro storico. E anche se siamo ancora convinti che il nostro stesso Comune ha negato al proprio territorio una grande opportunità di introito e di visibilità su vasta scala, è proprio per il totale rispetto e per l'affetto che ci lega indissolubilmente ai nostri concittadini che ci hanno accolto, supportato ed acclamato fin dall'inizio, che non abbiamo ritenuto opportuno intentare azioni per avversare la decisione dell’amministrazione di non contribuire alla realizzazione del Paiper Festival".
Il Paiper festival si sposterà da Foligno: “Altri Comuni si sono offerti di ospitare l’evento con grande entusiasmo e presto comunicheremo dove si svolgerà l'edizione 2018. Noi siamo “figli delle stelle” e i nostri sorrisi continueranno a brillare di luce propria”. ◀