Ex colonia e fortilizio senza futuro
▶ SPOLETO - Fa flop la campagna dell'Agenzia del Demanio dal titolo "Valore Paese - cammini e percorsi" volta a riqualificare il Fortilizio dei mulini e l'ex Colonia del popolo di Monteluco. Il bando, pubblicato a dicembre con l'obiettivo di affidare ad imprese, fondazioni, consorzi, cooperative o associazioni la gestione delle due storiche strutture, è infatti andato deserto: come conferma il Comune, alcuni soggetti nelle scorse settimane avevano manifestato il proprio interesse a partecipare salvo poi non presentarsi al sopralluogo concordato. Evidentemente le condizioni di grave degrado in cui versano gli immobili e, soprattutto, gli ingenti costi dell'operazione hanno giocato un ruolo decisivo allontanando i possibili investitori. Svanisce quindi l'opportunità che avrebbe consentito di far diventare gli edifici in questione delle leve turistiche attraverso le quali potenziare il comparto del turismo e rilanciare l'immagine di Monteluco. Lo scopo del bando, sostenuto anche dal Mibact e dal Mit, era quello di individuare imprenditori e mecenati intenzionati a valorizzare i due beni portan- do avanti (per un minimo di 6 anni fino a un massimo di 50) un progetto sostenibile di riqualificazione e riuso. Così facendo, sarebbe stato possibile rigenerarli, mettendo a disposizione dei turisti e dei cittadini nuovi contenitori di attività e servizi. In particolare l'Agenzia del Demanio e il Comune avevano previsto la trasformazione del Fortilizio e dell'ex Colonia in poli di formazione dedicati ai temi del turismo slow, in centri benessere o in punti vendita di prodotti tipici a km zero e di artigianato locale, di materiale specializzato per ciclisti e camminatori, in grado di erogare servizi complementari specialistici (aree attrezzate, bike e taxi service, piccole ciclostazioni, ciclofficine, cargo food) e informazioni sul territorio. Proposte, con tutta probabilità, destinate a rimanere sulla carta. A potenziare l'attrattività di Monteluco sarà in ogni caso il progetto in rampa di lancio “Lucus - Centro di promozione del turismo slow” messo a punto dall' ufficio ambiente e finanziato dalla Regione nell'ambito del programma di sviluppo rurale con 666 mila euro. L'iniziativa permetterà di ristrutturare il patrimonio edilizio esistente (l' ex tiro a volo, l'ex cava, l'ex centro visite del Wwf e il campo sportivo) e ripristinare, su una rete di circa 72 chilometri, alcuni itinerari storico-tradizionali riconnettendoli con la rete escursionistica regionale comprendente il cammino francescano, l'ex ferrovia Spoleto-Norcia e il sentiero degli ulivi. ◀