Il centrodestra rosica e si accontenta del Friuli
Il voto di oggi è un test probante soprattutto all’interno della coalizione che ha vinto il 4 marzo
A Roma niente sbilanciamenti prima del finale di partita. Aperture, mediogioco, qualche (finta?) chiusura, ma i giocatori stanno calibrando i reciproci pesi. Si temporeggia in attesa del test conclusivo: le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia di oggi. Il risultato sarà fondamentale non solo a livello locale: inciderà sugli equilibri e le possibili trattative di governo. In gioco ci sono soprattutto i rapporti di forza fra i partiti nel centrodestra, che hanno presentato come candidato unico il leghista Massimiliano Fedriga. A sostenerlo si sono presentati in questi giorni di campagna elettorale nei vari capoluoghi del Friuli Venezia Giulia anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, il capitano del Carroccio Matteo Salvini e la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Nessuno dei tre ha mancato di sottolineare quanto il centrodestra sia unito, ciascuno dal proprio pulpito, però, senza mai presentarsi pubblicamente in piazza insieme. Solo a fari spenti, nella tarda serata di venerdì, Salvini e Berlusconi si sono incrociati ai tavolini di un bar a Trieste. Il breve incontro è stato coronato da un abbraccio che ha concluso la campagna elettorale nella regione del Nordest. Eppure l’asse più instabile sembra essere proprio quello fra Carroccio e Forza Italia perché non si esclude una virata di Salvini verso i pentastellati post elezioni friulane. Il leghista, da Trieste, venerdì ha smentito: “Mi presento alle elezioni con una squadra e vado con quella squadra”. Anche Silvio Berlusconi ha scartato l’ipotesi, dichiarando: “Salvini è leale, mai spezzerà il voto che ha messo insieme gli italiani”. La mano del Carroccio resta comunque tesa verso il leader
Salvini punta al colpaccio La Lega punta al grande risultato per dettare ancor più le regole
del Movimento 5 stelle: “Di Maio faccia un bagno di umiltà e torni al tavolo con il centrodestra unito”, ha anche detto Salvini. E se la Lega oggi dovesse staccare tutti gli altri in Friuli Venezia Giulia - inclusi i pentastellati, in corsa col candidato Alessandro Fraleoni Morgera - ci si aspetta proprio una riapertura della trattativa fra Carroccio e Cinquestelle. Berlusconi, dal canto suo, si è dichiarato pronto a un governo di minoranza a guida centrodestra, convinto di poter trovare anche fra altre parti politiche dei sostenitori - o degli astenuti - a un programma molto concreto, basato su tre-quattro punti da attuare
Il Cav gioca il tutto per tutto Berlusconi spera di resistere per riconquistare forza fra gli alleati
nei primi cento giorni. Tanto Forza Italia quanto Lega, in ogni caso, escludono con fermezza un possibile governo Pd-M5S: Berlusconi perché lo ritiene improbabile, mentre Salvini si dichiara “pronto a scendere in piazza”.