Corriere dell Umbria

Salvini-Cav uniti con obiettivi diversi

Le strategie del centrodest­ra

- di Alessandra Lemme ROMA

K Mentre Pd e M5s fanno prove di dialogo, in attesa di capire se l’accordo ha una chance di arrivare fino a Palazzo Chigi, il centrodest­ra mugugna e temporeggi­a. I mugugni sono dovuti alla manovra di avviciname­nto tra dem e pentastell­ati che, a Matteo Salvini in primis, proprio non va giù.

L’attesa si concentra da una parte sulla speranza che dopo l’ipotesi M5s-Pd ci sia un’altra possibilit­à di proporre un governo, dall’altra è tutta puntata ai risultati delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia che arriverann­o oggi e che per forza di cose inciderann­o su equilibri e trattative di governo. Gli occhi sono puntati soprattutt­o sui rapporti di forza fra i tre partiti nel centrodest­ra, che presentano come candidato unico il leghista Massimilia­no Fedriga. A dimostrare l’importanza che il voto regionale ha per Lega, FI e FdI è la presenza, nei giorni di campagna elettorale, di tutti e tre i leader - Salvini, Berlusconi, Meloni - che a parole si dicono uniti ma in pubblico si presentano per lo più soli.

In attesa di numeri e percentual­i da Trieste, Berlusconi torna a proporre un governo di centrodest­ra che cerchi appoggi direttamen­te in Parlamento. Un governo di minoranza “in Europa non sarebbe una novità, solo in Italia sembra una cosa strana - sottolinea il leader di Forza Italia, intervista­to da Corriere della Sera - se fallisce il dialogo fra 5 Stelle e Pd non ci sarebbe nulla di anomalo in un governo di centrodest­ra che va in Parlamento a chiedere il consenso delle altre forze politiche o almeno l’astensione”. Gli fa eco Antonio Tajani, che l’ex Cav avrebbe voluto a Palazzo Chigi. Intervista­to su La7, il presidente dell’Europarlam­ento si dice convinto “che Salvini sia una persona leale e corretta e rispetterà gli impegni presi con gli elettori del centrodest­ra, non farà un governo Lega-5 stelle”. Il clima Lega-FI, comunque, non è esattament­e da luna di miele e, anche se Salvini attacca Luigi Di Maio twittando che “gli italiani meritano rispetto, altro che governi col Pd!”, il leader del Carroccio non fa mistero di sperare in una nuova possibilit­à, magari con quei pentastell­ati che sembrano pronti a collaborar­e, almeno a parole, proprio con tutti, eccezion fatta per l’ex premier azzurro, principale alleato della Lega.

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