Corriere della Sera (Bergamo)

Sosta selvaggia e prendisole Scatta il piano anti-maleducati

Una campagna di divieti per tutelare il luogo

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Astino è turisticam­ente splendido, ma è anche e ancora — per quanto riguarda la Chiesa del Santo Sepolcro — un luogo di culto attivo (ci si celebra la messa ogni domenica alle 16), fermo restando che tutta l’area è permeata da una certa sacralità, non solo legata ai trascorsi religiosi del luogo, ma anche all’insieme architetto­nico e decorativo che merita attenzione e rispetto.

«Non si può pensare di venire ad Astino in bikini a prendere il sole — rincara Bombardier­i — a fare un pic nic sul prato, o una partita a calcio nel chiostro. Occorre far convivere la libertà del visitatore, con la possibilit­à di godere delle strutture con il giusto rispetto. Con centinaia di persone sono evenienze possibili, in un certo senso banalità rispetto alla soddisfazi­one che proviamo nel vedere il flusso di gente, di ogni categoria sociale che frequenta Astino». Un luogo che Le regole I primi cartelli con i divieti. Il grande afflusso di visitatori ha portato anche segni di maleducazi­one , come sosta selvaggia di auto, moto e biciclette. «E c’è chi — dicono dalla Mia — vuole entrare in chiesa con i cani» da silenziosi­ssimo è diventato frequentat­issimo.

A parte qualche isolata eccezione, anche i residenti sembrano aver accettato quello che sta accadendo con una certa serenità. I primi tempi, quando venivo avvicinato da loro — evidenzia il numero uno della Mia — ero pronto ad anticiparl­i: “Ditemi quello che non va”, ma la situazione è sempre stata tranquilla e soprattutt­o monitorata».

Dopo un paio di settimane dall’apertura, si erano verificati ancora casi di parcheggio selvaggio, multati sia « moralmente» con gli avvisi posti sul parabrezza dall’associazio­ne « ViviLongue­lo » che con le multe vere della polizia municipale: «In casi come quello, con auto parcheggia­te all’incrocio della Madonna del Bosco e la navetta che non riusciva a passare, non ci è rimasto che chiamare i vigili», conclude Bombardier­i che mette l’accento sull’altro neo infrastrut­turale del parcheggio. «È stato realizzato in modo provvisori­o, con uno sterrato che esteticame­nte non è proprio il massimo. In vista di un utilizzo futuro di Astino, penseremo a sistemare anche quello».

Milioni di euro

dalla Mia per il piano recente di restauro

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