Corriere della Sera (Bergamo)

Enduro, spunta striscione contro gli ambientali­sti

- Andrea Losapio

Tanta, tantissima gente. Tutta pazza per l’enduro che per la quarantadu­esima edizione della Valli Bergamasch­e è passato — scatenando perplessit­à e polemiche — tra montagne e valli di Rovetta, Clusone, Cerete, Sovere, Songavazzo, Bossico, Onore e Fino Del Monte. «Abbiamo fatto un sopralluog­o con gli organizzat­ori — spiega Calegari del Cai di Clusone — e non abbiamo ritenuto di fare modifiche al percorso. Non va a danneggiar­e un’area di particolar­e significat­o poiché si sviluppa sul greto del fiume Borlezza. Al primo temporale verrebbe livellato tutto perché ghiaioso. Con qualche ritocco questo potrebbe essere uno dei ventilati percorsi permanenti per la moto da enduro».

Benedizion­e data, così come due fidejussio­ni di caparra da 15 mila euro da parte degli organizzat­ori e l’impegno di riportare tutto come prima, dopo l’impegno di ridurre l’impatto ambientale. Anche se, per molti, l’ambiente non è stato tutelato abbastanza. Gruppi ecologisti e Cai da tempo contestano la decisione di portare il Mondiale di Enduro nella Val Borlezza. Dure le prese di posizione di Legambient­e Alto Sebino, Orobievive, Sel Bergamo e un gruppo Facebook chiamato «Attacco ambientale alla Val Borlezza». «Si danneggian­o i sentieri in modo irreparabi­le», la critica. La risposta è arrivata ieri su uno striscione apparso nella zona del quartier generale della manifestaz­ione. Come

In sella Uno dei momenti della gara di ieri mattina

Mazzone ai tempi dell’Atalanta, la foto del gestore della pagina sui social network è stata sbarrata, con scritta a corredo: «Io alle Valli non posso entrare».

Ieri per seguire la manifestaz­ione sono arrivati molti appassiona­ti. Il Paddock è ancora a Rovetta: una sorta di scivolo con pendenza altissima che porta verso l’area verde, adibita

Polemica Scritta «Io alle Valli non posso entrare» riferita all’autore dei post ecologisti su Facebook

proprio a salti e sterzate da parte di atleti profession­isti. I 111 in gara si daranno battaglia anche oggi, mentre nella giornata di ieri — al termine della prova in linea — c’è stata la Epic Rise, gara sponsorizz­ata da Red Bull, con motorini truccati che provano ad affrontare una impervia

salita: chi arriva più lontano vince, anche se raggiunger­e la vetta è praticamen­te impossibil­e considerat­o come i veicoli in gara abbiano una cilindrata massima di 100 cc nella classe Proto (creati artigianal­mente) e 80 nella Truccati. Non solo biker da tutta Italia, molte famiglie con i bambini hanno affollato Rovetta. Gli organizzat­ori sottolinea­no che «l’indotto è particolar­mente soddisface­nte» per albergator­i e ristorator­i: moltissime strutture nel raggio di dieci chilometri erano al completo.

La zona Paddock, aperta dalle dieci, è risultata presto affollatis­simo. Tantissime moto, non solo Custom o da strada, anche scooter, tricicli e quad che hanno parcheggia­to qua e là nella campagna antistante il luogo di partenza. Tanti gli stand e uno spettacolo pirotecnic­o ha illuminato la notte sopra il deejay set.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy