Treni, un’aggressione al giorno
E ieri un nuovo caso: controllore picchiato alla stazione di Treviglio
Tre episodi di violenza sui treni in due giorni, nella Bassa. Sono solo gli ultimi di una lunga serie. Un problema al giorno. Prima, venerdì sera, una capotreno è stata minacciata da due passeggeri stra- nieri, ubriachi e senza biglietto. Gli stessi che, poco tempo dopo, hanno sferrato un pugno in volto a un passeggero che si è trovato vicino a loro. E ieri sera, alle 18.45, alla stazione di Treviglio centrale, capolinea del treno da Bergamo, un controllore di 60 anni si è preso un pugno. È stato medicato sul posto, mentre il problema di sicurezza deflagra.
Era andato a chiedere perché il treno che doveva portarlo a casa non ripartiva ed è finito all’ospedale preso a pugni. Ezio Beretta, 57 anni, di Caravaggio, venerdì alle 18.50 è stato colpito in volto da uno dei due stranieri ubriachi che poco prima avevano minacciato la capotreno con un cacciavite, sulla linea Milano-Cremona. Lei non ha perso un giorno di lavoro. E ieri ha riconosciuto uno dei due sul convoglio Cremona-Treviglio, alle 16.40. Non ha preso iniziative per non insospettirlo. Intanto ha fatto fermare il treno a Caravaggio, dove ad attendere l’immigrato, un dominicano, c’era la polizia locale: portato al commissariato, è stato denunciato.
Il problema sicurezza è evidente. Emerge anche dal report stilato dalla Regione e da Trenord secondo il quale dall’inizio dell’anno la tratta LeccoBergamo-Brescia è seconda per pericolosità, con 38 episodi di cui 5 aggressioni al personale e 27 di spaccio, mancanza di biglietto, intemperanze dei viaggiatori. Al 4° posto la MilanoTreviglio-Verona con 25 casi al 6° e al 7° con 21 episodi la Bergamo-Treviglio e la CremonaTreviglio, mentre all’11° la Pioltello-Bergamo con 16. Una situazione che nel nodo di Treviglio deve vedersela con la carenza di agenti della polfer. Dal tardo pomeriggio lo scalo è abbandonato a se stesso, come dimostra quanto accaduto venerdì, quando il treno delle 17.35 da Milano Porta Garibaldi si è fermato perché due stranieri non avevano il biglietto ed erano ubriachi. «Eravamo fermi da parecchio — racconta Beretta — così ho risalito il convoglio per capire cosa stava accadendo». È arrivato alla carrozza dove c’era la capotreno ed è salito. «Non ho fatto in tempo a varcare la porta chiedendo il motivo della mancata ripartenza — prosegue — che uno dei due mi ha dato un pugno spaccandomi occhiali e sopracciglio » . Poi sono scappati. Il 57enne è stato trasportato al Pronto soccorso di Treviglio, dove ha trascorso la notte, e ieri alle 14 è stato dimesso. L’ha raggiunto la moglie Giulia: «Uno paga l’abbonamento e poi rimane coinvolto in situazioni come queste — sbotta —. Sono sconvolta anche perché le forze dell’ordine sono arrivate solo dopo 40 minuti». Beretta ha ricevuto la visita dell’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte, dall’assessore ai Servizi sociali di Treviglio Pinuccia Prandina e del responsabile nazionale per l’immigrazione della Lega Toni Iwobi. «Dopo i due episodi di questi giorni — spiega Sorte — mi sono confrontato con l’amministratore delegato Cinzia Farisé. Da lunedì scatterà un piano di controlli straordinari sulle linee bergamasche con le guardie giurate. Faremo gli straordinari per sostituire lo Stato cui spetta il compito di garantire la sicurezza. Ribadisco: occorre che si invii l’esercito». «Si aumenti la vigilanza
La contromossa L’assessore regionale: da domani invieremo le guardie giurate in carrozza
privata — chiede Adriano Coscia, segretario regionale del sindacato Orsa, cui appartiene la capotreno —. Per coprire i costi ognuno dovrà fare la sua parte, l’azienda, le istituzioni e i pendolari rinunciando a parte del rimborso per i ritardi». Preoccupato il sindacato di polizia Silp. «Il posto Polfer di Treviglio, con una manciata di operatori, è la rappresentazione di uno Stato che trascura le richieste di sicurezza che provengono da territori nei quali i mezzi pubblici sono utilizzati da un grande numero di passeggeri».