L’INSOSPETTABILE E LA ‘NDRANGHETA
Ormai non c’è più nessuno — salvo forse qualche leghista — che non veda quanto le organizzazioni mafiose siano presenti anche nel Nord Italia. In particolar modo la ‘ndrangheta è riuscita a infiltrarsi nel tessuto economico della Lombardia. Lo ha fatto abbandonando il folklore etnico che caratterizza la sua tradizione per concentrarsi sull’elemento che — da semplice strumento — è diventato il «valore » principale della società lombarda: i soldi. Sul terreno del business la ‘ndrangheta è capace di muoversi in una zona grigia in grado di attrarre molti insospettabili.
Mi ha fatto impressione vedere la foto di quel bambino che alla festa dei grillini gioca al tiro a segno con i fotomontaggi dei politici: Renzi Pinocchio, Salvini Calimero e la Merkel in divisa nazista. Capisco la satira, ma non le pare che qui siamo un po’ oltre?
Lettera firmata
Se si impressiona per così poco, finora deve essere vissuto, caro lettore, su Kepler 452b, quella Terra nostra cugina appena svelata che dista 1.400 anni luce. Anche i 5 stelle, ma loro per definizione e ragione sociale, provengono dal cosmo profondo, da mondi puri e ingenui. Quel baracchino, un allestimento invero assai desolante, una tendina e alcune immaginette bersaglio, è stato preso pari pari dall’iconografia più scontata delle parrocchiette del dopoguerra, un recupero oratoriano e goliardico un po’ penoso, una gallerietta di stereotipi. Renzi con il naso lungo, capirai che idea, Salvini Calimero, dai si poteva fare di meglio, e la Merkel nazista, roba che anche gli scout avrebbero trovato banale. Al confronto il baraccone dei pupazzi di legno alla sagra del paese di don Camillo e Peppone era un kolossal, un fuoco d’artificio di originalità. Ricordate? Peppone che prende di mira il pupazzo nero che rappresenta l’odiato-amatissimo rivale, e poi carica lentamente il braccio, concentrato e maligno, e boom, spara un colpo di palla di stracci che «avrebbe abbattuto non una sagoma di legno ma addirittura un bue». Dunque, non si impressioni e si preoccupi: nessun bambino - mi piacerebbe sapere quanti, abituati a trucidare per ore e ore in videogiochi spaziali e sanguinari nemici, mostri e delinquenti, si sono lasciati attrarre da questo gioco dei tempi andati - ha lasciato turbato la festa Bergamo sotto le 5 stelle di Ghisalba, né credo che le immaginette di micro Brunetta o di Berlusconi joker incartapecorito o di Alfano inebetito abbiano segnato la psiche dei giovani simpatizzanti grillini insinuando in loro il seme dell’odio.
Magari avessero appreso che esiste un signor tal dei tali che fa il ministro degli Interni e una signora con le palle che fa la cancelliera! Se poi a turbarla è proprio la mancanza di rispetto nei confronti dell’avversario, mi spiace ma i buoi sono scappati dalla stalla da molto tempo. Un baffetto e una svastica per sfregiare o un naso lungo per schernire sono stupidaggini che non fanno più neppure ridere. Il teatrino di Ghisalba è a dir poco candido. La villania è ben altra e ha già raggiunto sprofondi difficilmente abbassabili. Come disse la politologa Alessia Marcuzzi: «Grande fratello volgare? In Tv si vede di peggio: liti pazzesche tra politici, risse furibonde, scene disgustose in Parlamento». E se poi, come si auguravano i 5 stelle nell’insegna del siparietto tirassegno, la casta rappresentata da quei volti cadrà, si salvi chi può e Dio salvi lo stile e la serietà. L’ideologo-vate-padrone del Movimento, Beppe Grillo, pochi giorni fa, dopo un bagno nelle limpide acque dalla Costa Smeralda e un piatto di pesce al Pevero Club, il più caro della carissima zona, ha concesso un’intervista al Financial Times per dire che Merkel e Juncker «sono malati, soffrono di alessitimia, cioè hanno difficoltà a riconoscere le emozioni degli altri, dolore, piacere, gioia. La priorità per loro è riportare i conti in ordine e poco importa se per fare ciò devono affamare milioni di persone: è solo un danno collaterale. Abbiamo messo le nostre vite nelle mani di chi della vita non sa niente», ha sentenziato sul far della sera lì, sul green. E poi ha aggiunto: «Noi M5s siamo francescani, il Papa ha copiato molto da noi».
Ecco, io mi impressiono per questo, per questi deliri, non per la satira ancorché sgangherata. Sarà perché non sono nato su Kepler 452b?