Corriere della Sera (Bergamo)

Ha colto una proposta che non poteva rifiutare

- Davide Ferrario © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il caso di Luca Gagni, l’informatic­o di Costa di Mezzate arrestato nei giorni scorsi è, in questo senso, esemplare. Il settore in cui Gagni operava è quello — floridissi­mo — delle scommesse online. Ed è sintomatic­o che il capo di imputazion­e per lui — contrariam­ente ai complici — non sia, al momento, per associazio­ne di stampo mafioso, ma sempliceme­nte per associazio­ne a delinquere. Si presume, cioè, che Gagni — pur consapevol­e della natura illecita delle sue azioni — non sapesse di avere a che fare col crimine organizzat­o. Ovviamente, le accuse dovranno essere provate in tribunale. Ma si configura comunque uno scenario illuminant­e: quello di un cittadino normale che scivola nell’illegalità non per diretta inclinazio­ne criminale, ma piuttosto perché la ‘ndrangheta gli offriva il modo migliore di sfruttare le sue competenze profession­ali. A leggere i verbali delle intercetta­zioni, si resta colpiti dal modo in cui l’approccio di Gagni con i suoi partner sia, sostanzial­mente, «managerial­e». Non gli si offre una complicità criminosa aperta, gli si palesano delle opportunit­à commercial­i che lui accetta, anzi sollecita. «Ho dato anche il sangue» dice a un certo punto, rincarando «Sono qui, usatemi…».È proprio su questa soglia in cui la moralità e la legalità si sfrangiano nell’interesse economico che sono caduti tutti i «buoni padani» finiti in carcere in questi anni per collusione con le mafie. Gente che probabilme­nte non pensa a se stessa come mafiosa, ma sempliceme­nte come a uno che ha colto un’opportunit­à. Esattament­e come quelli che fanno i picchetti contro i profughi precisando puntiglios­i «Io non sono razzista». Non si tratta di fare discorsi moralisti che lasciano il tempo che trovano. Bisogna prendere atto di uno spirito dei tempi che rifiuta di cogliere le implicazio­ni profonde delle nostre scelte, come se non ci riguardass­ero. Come se le responsabi­lità fossero sempre solo altrui. Noi, in fondo, che male abbiamo fatto? Abbiamo solo detto «sì» a una buona proposta.

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