Il Setterosa ai Mondiali Laura Teani pronta tra i pali
La 21enne bergamasca in acqua da oggi a Kazan
È la nostra portierona di esportazione; una giovane saracinesca impermeabile forgiata a Bergamo che ha trovato a Padova la città per lanciarsi ai massimi livelli. E che oggi, insieme al Setterosa, inizierà l’avventura iridata ai mondiali di Kazan affrontando il Giappone.
Laura Teani, 21enne estremo difensore di pallanuoto, dopo l’amaro quarto posto agli Europei di Budapest 2014 e l’argento alla World League di Kunshan, è stata nuovamente selezionata dal ct Fabio Conti per la nuova sfida azzurra. «Il gruppo è ambizioso», conferma la giocatrice in forza alla Plebiscito Padova. «Vogliamo giocarcela fino in fondo. Importante sarà la gara di martedì contro gli Usa».
Cosa rappresentano questi mondiali?
«Un’ulteriore sfida e la possibilità di mettere la classica ciliegina sulla torta di una stagione fin qui eccezionale, che ci ha regalato la Coppa Italia e lo scudetto: ho affrontato il ritiro pre mondiale con molta consapevolezza, voglia, entusiasmo».
Qual è il suo obiettivo per questa rassegna russa?
«Sarò il secondo portiere, alle spalle di Giulia Gorlero: dovrò farmi trovare pronta qualora venissi chiamata in causa. E fuori dall’acqua dovrò stare vicino alla squadra».
Come si fa a stare vicina alla squadra senza giocare?
«Condividendone i sacrifici fatti in allenamento e in gara, spronando le mie compagne a non mollare anche quando le cose non vanno al meglio. Tutte lezioni imparate in piscina».
Quando ha iniziato a giocare a pallanuoto?
«Avevo 9 anni. Prima praticavo nuoto: amavo l’acqua ma non mi entusiasmava nuotare in corsia. Intuendo il mio disagio, il papà di alcuni ragazzi che facevano il corso con me mi ha invitata a provare la pallanuoto. Da allora la calotta non me la sono più tolta».
E l’ha portata a Padova.
«Avevo 17 anni ed è arrivata l’offerta di un team importante come la Plebiscito. I miei familiari mi hanno sempre appoggiata: prima si sono accertati che l’offerta fosse seria poi mi hanno dato via libera. Anche se non è stato facile veder uscire di casa l’ultima figlia a 17 anni».
Come sono stati i primi anni a Padova?
«I primi 24 mesi sono volati, visto che ero impegnata negli ultimi anni di liceo. Conseguita la maturità mi sono concentrata solo sulla pallanuoto, anche perché non ho ancora ben capito cosa voglio fare da grande; fuori dall’acqua, intendo».
Di lei si dice che è una giocatrice grintosa. Fuori dal campo, invece?
«La grinta me la porto anche fuori dall’acqua, come la disponibilità ad aiutare chi ne ha bisogno. Un difetto è che talvolta ho poca autostima, soprattutto se prendo gol evitabili».
Gol che ha preso anche un mito come Tempesti nella Superfinal World League a Bergamo. La manifestazione ha avuto poco seguito.
«In Italia si parla troppo di calcio; un po’ mi dà fastidio, visto che ci sono molti altri sport che meriterebbero maggiore visibilità. Nel caso specifico, credo che la pallanuoto sia adatta alla televisione: il gioco è veloce, con tanti gol». La televisione a Kazan c’è. «Per noi sarà un’occasione unica, non solo da un punto di vista sportivo: dobbiamo fare bene per far avvicinare più persone possibili al nostro sport».
Il gruppo è ambizioso e vogliamo giocarci i Mondiali fino in fondo Laura Teani Portiere Setterosa