Piazza Setti alla stessa ditta dell’ex Upim
La ditta che ha ricostruito l’ex Upim realizzerà anche il parcheggio interrato di piazza Setti. Il contestato progetto trevigliese del silos interrato ieri mattina è stato aggiudicato alla Benis costruzioni di Telgate per 3,1 milioni, contro i 3,9 della base d’asta. E come all’ex Upim, un teatro a gradoni è previsto anche dal nuovo intervento, in superficie sopra il parking. In entrambi i casi è stato decisivo lo stesso team progettuale, che ha fatto la differenza: in gara il 65% dei punti veniva attribuito alla progettazione definitiva del parcheggio mentre il restante 35% era frutto dello sconto sulla base d’asta ( parametro quest’ultimo sul quale la Iti di Modena aveva battuto la Benis con un 15,3%). La giuria, formata dal segretario comunale Antonio Purcaro, dal dirigente del comune Pierluigi Assolari, dal rappresentante dell’ordine degli architetti Gianluca Della Mea, dell’università di Bergamo Alessandra Marini e dall’uomo di fiducia della Giunta Mario Camizzi, ha attribuito 63 punti per il progetto alla Benis dandone solo 41,75 alla Imi. «Sulla progettazione l’azienda di Telgate è quella che si è impegnata di più — chiarisce il segretario Purcaro —. Ha colpito il disegno in due colori e le soluzioni trovate per mascherare le griglie d’areazione » . Esprime la sua soddisfazione il sindaco Giuseppe Pezzoni: «Rispetto alle sparate delle opposizioni che parlavano di un costo di 6 milioni siamo a un appalto da 3,1 se poi contiamo i soldi che saranno incassati dalla vendita dei box al secondo piano più interrato scendiamo a 2,5 milioni». Dalle minoranze, però, piovono critiche sulla scelta del vincitore, che in città aveva anche tentato di aggiudicarsi l’allargamento del cimitero con un project financing poi bocciato. «Non sono stupito — spiega Paolo Melli, capogruppo di Forza Italia — era un copione già scritto». «Le nostre perplessità sul tipo di bando e sulla nomina della commissione giudicatrice — si legge in una nota dei consiglieri del Pd e della lista civica Ariella Borghi Sindaco — sono note e rimangono inalterate. Rimane anche il nostro no a un’opera estremamente costosa e oggi non prioritaria per la città. Continueremo a esercitare il nostro doveroso controllo».