Corriere della Sera (Bergamo)

Insigne e la difesa i valori aggiunti

- Mario Sconcerti

Ma manca anche il sostituto tattico di Callejon, altra pedina fondamenta­le nell’equilibrio del gioco. Callejon si è trasformat­o da attaccante puro e da ottimo cannoniere in un tornante classico, quasi un uomo di copertura. Questo lo porta a correre molto e a non aver più freddezza sotto porta. Il giocatore più importante è Hamsik, ormai uomo a tutto campo e quello con più naturalezz­a nel dribbling. Più normale Jorginho, il metronomo del Napoli, quello da cui passano tutti i palloni, ma non uno che inventi. È un normalizza­tore, ma a questi livelli servirebbe qualcosa di più. Il Napoli grazie a Sarri ha trovato un ottimo rendimento difensivo. Albiol è più libero da marcature, Koulibaly è una delle sorprese. Fortissimo fisicament­e, molto veloce, non troppo elegante ma con una forte personalit­à, è quasi insuperabi­le nell’uno contro uno. La caratteris­tica della difesa del Napoli è che gioca da reparto, non attraverso singole marcature. Di Higuain è inutile parlare. Ha segnato 14 reti, con Suarez e Levandosky è il più forte attaccante del mondo. Ma se i suoi gol arrivano con regolarità, il vero valore aggiunto viene da Insigne. È la sua facilità a saltare l’uomo e a segnare gol diversi che rende il Napoli completo. Va ricordato però che il Napoli spesso in trasferta ha un ritmo più blando. Tiene comunque in mano le partite. Difficile che gli avversari possano imporre il loro gioco. Diventa però un Napoli più prevedibil­e.

Matteo Magri

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