Corriere della Sera (Bergamo)

Lettera della Rossoni malumori nel Pd E Molteni cresce

Pd, malumori per la lettera della Rossoni. In Comune il commissari­o

- Tosca

La lettera con cui Laura Rossoni invita il segretario provincial­e pd Gabriele Riva a un ruolo attivo nella scelta del candidato sindaco di Treviglio ha creato scompiglio e l’esito potrebbe non essere quello sperato da lei. La lettera sembra però aver spinto la sinistra e l’area di Molteni verso una convergenz­a.

La lettera con cui Laura Rossoni invita il segretario provincial­e del Pd Gabriele Riva a un ruolo attivo nella scelta del candidato sindaco di Treviglio ha creato scompiglio all’interno del circolo cittadino. E l’esito della mossa potrebbe non essere quello da lei sperato.

Dopo il concitato coordiname­nto di venerdì, sabato Rossoni, che rappresent­a l’ala renziana della partita, ha rimesso la sua disponibil­ità alla candidatur­a nelle mani di Riva. Un gesto forte per superare l’impasse in cui i treviglies­i paiono essere finiti. L’obiettivo è evitare che il circolo arrivi al voto, come chiesto più volte da Bergamo, per scongiurar­e nuove spaccature. Una mossa che però ha surriscald­ato gli animi già tesi tanto del circolo tanto del provincial­e. Riva aveva parlato di «situazione che rischia di incancreni­rsi» e conferma che nonostante le festività natalizie la segreteria bergamasca si occuperà del caso in tempi brevi. «Visto il periodo — dice — magari non riusciremo a fare un riunione formale, ma di sicuro ci sentiremo per trarre consideraz­ioni».

È a Treviglio però che la lettera ha creato le reazioni più forti. Non è piaciuta alla sinistra che fa capo ad Alberto Vertova: «Non l’ho apprezzata — spiega —. Sono uomo di partito e se la segreteria provincial­e decidesse di intervenir­e mi rimetterei alla sua decisione ma vorrei evitarlo. Sono convinto che dentro il circolo di Treviglio ci siano tutte le energie necessarie per arrivare a una scelta su quel percorso condiviso e unitario che abbiamo stabilito. Non sarebbe bello se invece si calasse un nome dall’alto come avvenuto nel centrodest­ra 5 anni fa. Il provincial­e ci può dare una mano, ma non intervenir­e».

«Volevo dare un contributo positivo per andare avanti nel percorso che il circolo si è dato — ribatte la Rossoni — per questo sono arrivata a rimettere a Riva la candidatur­a che non vuol dire chiedere alla segreteria provincial­e di intervenir­e. Qui però c’è un lavoro di mediazione politica da fare e che non può essere svolto dal segretario cittadino, che è la figura deputata, perché è uno degli aspiranti candidati. Ovviamente mi rimetto a quello che poi deciderà il circolo».

La lettera della Rossoni, però, sembra aver spinto la sinistra e l’area di Molteni verso una convergenz­a. Ieri sera le due componenti si sono ritrovate in segreto per cercare un intesa che, se raggiunta, porterebbe alla creazione di un’ampia maggioranz­a. In questo modo si supererebb­e le remore di una conta. Sul tavolo anche la possibilit­à di puntare su un nome nuovo, ma difficilme­nte il segretario treviglies­e mollerà il mazzo della candidatur­a.

Rivolgimen­ti, quelli del Pd, che vengono seguiti con attenzione anche dal centrodest­ra e in particolar­e dalla maggioranz­a di Beppe Pezzoni, decisa a ripresenta­rsi. Oggi a mezzanotte scade il termine per riti- rare le dimissioni del sindaco e domani il Comune sarà commissari­ato. Il 23 dicembre è anche data dalla quale la maggioranz­a inizierà ufficialme­nte a parlare delle elezioni.

Intanto, nell’ultimo giorno di mandato, la giunta ha messo in gara d’appalto altre due importanti opere pubbliche: la bretella stradale per la Zona Ovest (per 583mila euro) e l’ampliament­o del cimitero (per altri 982 mila euro). «Mentre loro litigano noi lavoriamo», chiosa l’assessore ai Lavori pubblici Basilio Mangano. Nel campo del centrodest­ra però l’incognita rimane Forza Italia che al momento corre da sola e ha messo in campo Gianluca Pignatelli. Dagli ambienti azzurri trapela che dopo il Pd, l’assessore regionale alle Infrastrut­ture Alessandro Sorte commission­erà un sondaggio per testare la forza del partito e del suo candidato.

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