Cioccolata calda e bomboloni in pitch view
Per un appassionato di Atalanta, una partita da seguire in picth view al Comunale è uno di quegli appuntamenti che, almeno una volta nella vita, merita di essere vissuto. Come una cena da uno chef tristellato per chi ha il palato fino, essere in primissima fila regala al malato di calcio l’emozione unica di essere sul campo. A tre metri dai calciatori. Tanto vicini da coglierne le espressioni del viso, sentire nitidamente Moralez che impreca per il passaggio sbagliato del compagno, vedere lo sforzo del Pipita che galoppa in area avversaria. La postazione — 4 file di poltroncine al coperto sotto la tribuna centrale, — è la vera novità, insieme agli skybox, dell’onerosa ristrutturazione dello stadio curata dal presidente nerazzurro Antonio Percassi. Che ha perso 3 mila posti nel complesso (la capienza attuale è scesa a 21.366 posti), ma da buon imprenditore alla fine ci ha guadagnato in ricavi nei biglietti. Un po’ status symbol, un po’ così-ti-coccolo-lo-spettatore, la poltroncina in pitch view assicura un trattamento di riguardo: buffet all’intervallo in una sala a vetri accanto all’entrata, con due maxi-schermi (nel caso ci si dovesse attardare a tornare al posto), acqua, vino, pietanze salate e dolci. Salumi di ogni tipo, porchetta, formaggi, mozzarelle di bufala, sacher-torte, crostatine e pastiera (in onore degli ospiti). A metà del secondo tempo, hostess e steward passano con vassoi di bomboloni e cioccolata calda con panna. Tutto compreso nel prezzo. Che non è economico, ma sicuramente meno proibitivo rispetto al settore più costoso per assistere a una partita dell’Nba.