Corriere della Sera (Bergamo)

I paletti del Comune ai parcheggi dei magistrati

Gli autorizzat­i useranno stalli solo sul lato di viale Roma. Ipotesi nuovo dehor

- Maddalena Berbenni

La scorsa estate il procurator­e aveva messo le fettucce. Ma appena erano sparite, il parcheggio selvaggio davanti piazza Dante era ripreso, e imperversa­va di giorno (per chi andava in procura) e la sera (per i frequentat­ori dei locali). Ma da ieri ci sono i paletti, e per le auto resta solo un lato verso viale Roma.

I due operai che segnano il passaggio epocale a forza di martello pneumatico, per un momento, interrompo­no l’operazione, abbassano le cuffie e non capiscono bene se ridere o cosa. «Ma lo sapete che voi state facendo la storia?», gli domanda il sindaco (e architetto) Giorgio Gori. È una battuta, ma neanche troppo. Ieri mattina, 10 in punto, Gori ha voluto fare un passaggio in piazza Dante. Rapido perché era evidente che i lavori per bandire le auto da due terzi dello spazio davanti alla procura filavano lisci. Eppure dovuto, visto che a memoria di amministra­tore nessuno ricorda quel luogo senza macchine.

Piazza pulita, invece, da qui in avanti. Questa volta sul serio. La scorsa estate, per un breve periodo, il procurator­e aveva fatto tirare alcuni nastri, come per dare un segnale, ma l’altolà era durato poco. Ora i paletti fissati impedirann­o a chiunque di sostare davanti all’ingresso principale e sul lato delle vetrine, rivitalizz­ate da un po’ di tempo. Gli autorizzat­i, invece, potranno continuare a parcheggia­re sul lato verso viale Roma, direzione tribunale, anche perché la procura da quella parte ha un portone che fa accedere a un cortile interutili­zzare no. Per andare incontro alle esigenze delle forze dell’ordine, dei magistrati e di chi lavora negli uffici, l’amministra­zione ha anche creato un pass ad hoc, che consente solo a loro di le strisce gialle in via Monte Sabotino. Inoltre, sono stati aumentati di una decina i posti a disposizio­ne nel parcheggio sotterrane­o in piazza della Libertà.

«Le esigenze delle procura sono innegabili e importanti — commenta l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni, anche lui presente —, ma da tempo (e con fatica, fanno capire negli uffici, ndr) stavamo lavorando per togliere le auto almeno sui quei due lati, anche tenuto conto della presenza degli spazi commercial­i». Come «Bù», il locale specializz­ato in formaggi e squisitezz­e locali. Il titolare ancora non ha presentato la richiesta di autorizzaz­ione, ma non nega di avere già ben stampata in mente l’idea di un dehor simile a quello del vicino Tresoldi. Prossima piazza liberata? «Vorremmo — risponde Zenoni — che fosse in Città Alta».

I permessi Per magistrati, forze dell’ordine e funzionari spazi riservati in via Sabotino e nel silos

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Lavori Il sopralluog­o di Gori mentre gli operai «blindano» la piazza

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