Elezioni a Treviglio Sesto candidato: un record dal 1993
In campo Ferriero: vergognosa la censura allo spot anti Pezzoni
C’è un nuovo candidato sindaco a Treviglio, l’avvocato Gianni Ferriero. E la campagna elettorale è ormai nel vivo. Nella città della Bassa solo nel 1993 c’erano stati più candidati: ben otto in quel caso.
Treviglio trova il sesto pretendente alla poltrona di primo cittadino. Ufficializza la sua candidatura l’avvocato Gianni Ferriero, 41 anni, che si proporrà alle amministrative alla guida della lista «Nuova prospettiva». Con il suo arrivo l’agone politico trevigliese raggiunge un affollamento superato solo nel 1993, quando entrò in vigore l’elezione diretta del sindaco: in quell’occasione i candidati furono otto, vetta mai più raggiunta.
Ferriero dovrà vedersela con Juri Imeri, in campo con Lega, Fratelli d’Italia, le civiche «Io Treviglio» e «Con Mangano per Treviglio», con il forzista Gianluca Pignatelli che guiderà due civiche e finora ha rivelato il nome di una sola, «Prima Treviglio», con Giuseppe D’Acchioli che si propone con la civica «Treviglio è nostra», con il candidato della coalizione di centrosinistra Erik Molteni che è sostenuto dal Pd e dalle civiche «Molteni sindaco», «Treviglio al centro» e «Lista arancio» e con Emanuele Calvi candidato del Movimento 5 Stelle.
In attesa di capire nell’ala progressista se il gruppo che fa capo a Rifondazione e Sel riuscirà
La storia Saltano gli equilibri tradizionali. Solo nel 1993 la corsa a otto: un primato imbattuto
a mettere in campo una propria lista con un candidato sindaco, l’arrivo di Ferriero rappresenta l’ennesima spaccatura in campo moderato, anche se il diretto interessato spiega che «Nuove prospettive» pescherà da tutte le aree politiche. Alla base della sua discesa in campo però c’è l’opposizione netta a un ritorno al governo della città dell’ex maggioranza di Beppe Pezzoni. «A farmi rompere gli indugi — dice Ferriero — è stata “la censura” dello spot di Pignatelli (la programmazione fu sospesa dopo le pressioni dei sostenitori di Imeri, ndr). Quel “bavaglio” è stato brutto per tutta la città. Dopo quello che è successo mi chiedo come Pezzoni possa ancora andare in giro a fare la morale agli altri. Sarà perché faccio l’avvocato e sono stato vice procuratore onorario, ma non mi sembra inammissibile. Integrità e moralità devono essere alla base della politica. Chi ha sbagliato deve farsi da parte e stare fermo almeno un giro». Una sola fugace esperienza politica alle spalle nella lista civica «Città nuova» quando aveva 18 anni, Ferriero lancia un programma a misura della gente comune: «Quando sento parlare di tangenziali che costano milioni di euro come fossero noccioline mi vengono i brividi — dice —. Bisogna occuparsi dei problemi della gente. Stop a piazza Setti, circonvallazione a senso unico, sinergia con i commercianti, un parco sull’ex Baslini e tanto ascolto della città sono la ricetta del mio programma».
Ferriero sta lavorando da mesi al progetto della lista civica. «Mi definisco un moderato — spiega — e ho molti amici nel gruppo di Imeri, ma lui non ci ha contattato. Avendo preferito tenere con sé Pezzoni, per noi non era un’opzione praticabile. Ho avuto degli abboccamenti con Molteni, ma nella sua coalizione ci sono un sacco di tensioni e noi volevamo essere più liberi. Abbiamo parlato molto con Pignatelli, ma è troppo moderato e volevamo spingere di più sul cambiamento».